Faib pubblica le relazioni tenute, nell’ambito della Fiera Fuels Mobility di Bologna, al convegno su, “Smart working, mobilità, e assetto della rete”, con la partecipazione di docenti universitari, urbanisti ed esperti che hanno esposto le linee di sviluppo della rete di distribuzione dei carburanti sulla base dell’evoluzione dei trend economici, sociologici, tecnologici, impattanti sui profili della mobilità, originati in parte dallo smart working.
La sintesi è che il futuro della rete carburanti passa per la multi modalità, la configurazione in hub energetici e la trasformazione in centri servizi integrati, con manager d’area alla gestione.
Per il Presidente Sperduto, che ha introdotto i lavori, dalle relazioni si evince chiaramente che “Dagli interventi degli esperti, dati economici alla mano di fonte Opec, IEA, FMI ed Ocse, emerge in modo chiaro che il rallentamento dell’economia mondiale, le incertezze geopolitiche e le esigenze energetiche nel breve medio periodo stanno riscrivendo l’agenda europea, richiedendo con la forza dell’evidenza la ridefinizione del limite al 2035 per i motori termici mentre appaiono sempre più evidenti le tensioni sociali scaturenti da forzature politiche alle limitazioni alla circolazione veicolare che non tengano conto del necessario timing sociale. Ribadita la necessità di sostenere i processi di decarbonizzazione dell’economia e dei trasporti, bisogna con realismo prendere atto che, nel migliore degli scenari, secondo i dati IEA ancora nel 2030 la stessa mobilità elettrica non rappresenterà più del 20% dell’intero parco dei mezzi di trasporto su strada. E il petrolio, nelle previsioni Opec, costituirà nel 2045 la principale fonte energetica, coprendo il 28% della domanda mondiale di energia, seguita dal gas (24%). Mentre tutte le altre fonti rinnovabili, insieme, non dovrebbero andare oltre il 25%. Questo scenario colloca verosimilmente gli attuali impianti di distribuzione di carburanti al centro della transizione per i prossimi anni, per offrire i servizi necessari alla mobilità di persone e merci, ferma restando la necessità di ampliare l’offerta energetica a tutta la gamma delle nuove energie. I gestori sono pronti a mettersi in discussione e ad assumere le necessarie riconversioni professionali. Il settore rilancia – conclude Sperduto – la necessità, appena insediato il Governo, di riaprire subito il tavolo di filiera per avviare il processo di riforma e innovazione della rete in linea con gli obiettivi del PNRR e di rivedere in Europa l’obiettivo di vietare la produzione di vetture con motorizzazione a combustione interna entro dal 2035”.
Leggi relazioni:
Gronchi per Bologna 2022 Fuels mobility
Pergamo_Presentazione_convegno SMART WORKING
Sperduto_intervento_su Smart working mobilità urbana rete carburanti Bologna
https://faib.confesercenti.it/wp-content/uploads/2022/10/Lacchin_Bologna.pptx