Dal 23 giugno all’8 ottobre 2017 presso la Loggia degli Abati di Palazzo Ducale a Genova: “Vivian Maier. Una fotografa ritrovata”
120 fotografie in bianco e nero realizzate tra gli anni Cinquanta e Sessanta tra New York e Chicago dove Vivian Maier aveva vissuto. Una mostra retrospettiva che ricostruisce il lavoro fotografico di questa tata di mestiere ma fotografa per vocazione. Figura imponente ma discreta, decisa e intransigente nei modi, Vivian Maier ritraeva le città dove aveva vissuto con curiosità e attenta ai piccoli dettagli, ai particolari, alle imperfezioni, ma anche ai bambini, agli anziani, alla città e ai suoi abitanti in un momento di cambiamento sociale e culturale. La mostra espone anche numerosi autoritratti.
Orari di apertura: 10 – 19. Lunedì chiuso.
Al Gallery Hotel Art di Firenze dal 16 maggio al 31 dicembre 2017: “Andy Warhol – Forever. Simone D’Auria – Freedom”
Sedici lavori di Andy Warhol sono messi a confronto con le scocche della Vespa rivisitate dall’artista italiano Simone D’Auria.
Le opere in mostra di Warhol provengono dalla Fondazione Rosini Gutman, di cui fanno parte, tra le altre, le opere “Marilyn” e “Campbell’s soup”. Le Vespe, icona del Made in Italy, sono qui colorate e decorate da D’Auria con una tecnica particolare chiamata “Water Transfer Printing”, dove le scocche sono disegnate con raffigurazioni di habitat per comunicare la bellezza della natura, come per esempio il deserto, la foresta, l’oceano, le montagne, le colline e il cielo con le nuvole.
Orario: 9 – 21.
A Cagliari presso il Palazzo di Città dal 21 luglio al 26 novembre 2017: “I grandi reporter della Magnum in Sardegna”
Settanta immagini della nota agenzia fotografica Magnum Photos realizzate tra il secondo Dopoguerra e gli anni Sessanta del Novecento in Sardegna. Scatti dei più famosi reporter quali: Henri Cartier-Bresson, David Seymur, Bruno Barbey, Werner Bischof, Leonard Freed, Ferdinando Scianna. Le foto raffigurano donne che trasportano in testa le brocche, il lavoro nei campi di bestie e umani, le misere ma dignitose abitazioni in pietra del centro Sardegna che diventano grotte nel capoluogo sardo, i mercati all’aperto con i prodotti del luogo, le feste popolari, le immagini di Sant’Efisio, il contrasto tra la povertà assoluta e il busto e le mani della donna di Quartu impreziositi da monili d’oro.
Orario: 10 – 20. Lunedì chiuso.