Per Faib la delegazione è stata guidata dal Presidente Landi che nel suo intervento ha ribadito quanto già emerso nel corso della Presidenza nazionale Faib del 18 us circa la necessità di chiudere il versante economico della trattativa, sia per quanto riguarda il pregresso che la costruzione di un nuovo accordo economico per il prossimo anno/biennio, rimandando ad una fase immediatamente successiva la ripresa del dialogo sugli aspetti contrattuali connessi alla flessibilità.
Per Faib i tempi sono scaduti per continuare la trattativa sui vari aspetti, in quanto dopo oltre un anno di incontri e confronto non si sono trovati gli adeguati approdi mentre la crisi delle gestioni è arrivata ad un punto assolutamente insostenibile e bisognoso di risposte concrete. La categoria non può permettersi di dilatare ulteriormente i tempi del confronto, adesso occorre portare fieno in cascina. Disponibili ancora al confronto ma prima si parli – e si chiuda- la partita legata agli aspetti economici.
L’Ing Dialuce, a nome del Ministero dello Sviluppo Economico, ha preso l’impegno di convocare ulteriormente le parti per il prossimo 2 marzo al fine di delineare una ipotesi di mediazione per l’ accordo risultante dalle proposte in campo.