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Ultimatum alla Shell

Ancora problemi con la Shell.
Nonostante il grande impegno delle tre Associazioni di categoria dei gestori ad intavolare un confronto assai complesso, per le politiche commerciali portate avanti dalla compagnia, la trattativa subisce un nuovo strappo.
Faib, Fegica e Figisc si vedono costrette ad una nuova proclamazione dello stato di mobilitazione dei gestori Shell.
In una nota congiunta le tre Associazioni affermano che “In considerazione dell’infruttuoso protrarsi dei termini di vacanza dell’accordo economico-normativo, previsto dalle normative vigenti tra codesta Azienda e le Organizzazioni di categoria dei Gestori, e considerato che la ripresa del confronto, già avviata negli ultimi mesi dello scorso esercizio 2009, non ha ancora prodotto alcuna intesa, le scriventi con la presente notificano formalmente la proclamazione e l’avvio dello stato di mobilitazione dei Gestori del marchio.
La scandalosa condotta di Shell, che opera border line rispetto alla normativa italiana, già denunciata al Ministero dello Sviluppo Economico che ha avviato un’istruttoria ad hoc, non trova paragone nel mondo petrolifero italiano a fronte di Accordo economico scaduto il 31 dicembre 2007. Ormai da tre anni Shell si sottrae sistematicamente ad un confronto doveroso, serio e concludente.
Le tre Associazioni, dopo ripetuti tentativi di dialogo e confronto sindacale, hanno specificato che “Tale mobilitazione – che si effettuerà anzitutto con la disdetta degli accordi sul prezzo massimo, lasciando immediatamente a ciascun Gestore, così come le norme consentono, totale libertà di fissazione del prezzo finale senza limiti prefissati, con la sospensione dell’accettazione delle carte di pagamento aziendali, senza escludere, alfine, la chiusura per sciopero degli impianti del marchio nelle forme, modalità, date e situazioni territoriali che verranno di seguito individuate.
Faib, Fegica e Figisc danno tempo a Shell fino al 15 maggio, giorno in cui comincerà la protesta su tutta la rete Italia ove l’Azienda non intenda immediatamente convocare le scriventi Organizzazioni per una ripresa del tavolo di negoziazione finalizzato all’accordo.“