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TotalErg, bene l'avvio della nuova azienda. Ma così non va. E' ora di affrontare i problemi dei gestori

Dopo un anno di attività la TotalErg, nata dalla fusione di Total Italia ed Erg Petroli il 1° ottobre 2010, ha fatto il punto sull’andamento della nuova azienda ed ha presentato agli addetti del settore un primo report relativo all’anno di attività, in concomitanza con l’inaugurazione della nuova sede.
Il management ha ribadito con soddisfazione la giustezza della scelta sinergica compiuta e il successo che ha avuto la decisione in termini strategici: risultano ampliate le potenzialità in termini di business, rafforzate le opzioni competitive che consentono di affrontare un mercato sempre più selettivo e concorrenziale, in forte contrazione di volumi e di ricavi.
Pur con diverse difficoltà, intrinseche per una operazione così complessa, a tutti i livelli, dai gestori al management delle due aziende, alla logistica e al posizionamento, TotalErg ha guidato la transizione al nuovo gruppo ed oggi la situazione – secondo il management – si sta normalizzando ed i primi risultati positivi si incominciano a registrare su tutta la filiera.
La Faib, con tutti i suoi gestori iscritti TotalErg, per la sua parte, ha favorito il processo di aggregazione e dato in modo costruttivo il proprio contributo, dall’unificazione delle scadenze contrattuali, all’omogeneizzazione della nuova procedura cali, alla definizione della nuova campagna promozionale. Nel solco della politica della Federazione finalizzata a perseguire innovazione e modernizzazione della rete.
A fronte di ciò, tuttavia, Faib – accanto ai risultati conseguiti – non può non sottolineare che così non va e che permangono notevoli problematiche che pesano in modo preponderante sui gestori a marchio. Problematiche che delineano una situazione insostenibile. Continua ad essere carente il sistema informatico e la corretta comunicazione commerciale fra gestori e azienda, elementi che mettono in difficoltà l’operatività dei punti vendita, generando ritardi e conseguentemente appesantimenti concorrenziali. Sistemi che mettono a dura prova la trasparenza e l’affidabilità delle relazioni. Manca inoltre un riferimento contrattuale unitario. Dopo mesi di forte problematicità sulla rete, derivata dal processo aggregativo, occorre procedere rapidamente al rinnovo dell’accordo, indispensabile per creare una nuova ed omogenea realtà di riferimento unitario per tutti gli operatori a marchio, che chiuda la fase transitiva ed avvii davvero il corso di identificazione dei gestori con il nuovo brand.
In questo senso, il comitato di colore TotalErg della Faib ritiene, dopo ripetuti inviti, che il tempo dei rinvii sia finito e occorra trovare le soluzioni adeguate al disagio degli operatori della rete vendita, come più volte denunciati alla stessa azienda, anche di natura economica, affrettando i tempi del confronto negoziale, in assenza del quale, con tutta evidenza, non potrà che esserci una forte contestazione e una dura azione di contrasto.
Si tratta di un passaggio ineludibile e irrinviabile, necessario per affrontare insieme le criticità evidenziate che rischiano di degenerare, compromettendo il clima di collaborazione sin qui osservato.