Da oggi, come già anticipato nei giorni scorsi, la Regione Toscana cancella l’addizionale regionale sulla benzina di 5 centesimi al litro che era stata introdotta per far fronte ai danni provocati dall’alluvione in Lunigiana e all’isola d’Elba.
”L’abbiamo cancellata in anticipo di tre mesi”, ricorda il Governatore Enrico Rossi commentando la decisione che si inserisce all’interno del protocollo siglato dalla Regione con le Associazioni dei gestori.
Soddisfatta la Faib toscana che ricorda come il caro carburanti appesantiva il sistema competitivo regionale e gravava sui cittadini in modo pesante.
Adesso la stessa cosa dovrebbe fare il Governo centrale superando la fase degli annunci e tagliando le accise di almeno 3 centesimi, cosa peraltro consentita dall’extra-gettito Iva già documentato dagli studi Faib, come chiedono le Associazioni dei gestori, l’opinione pubblica, i consumatori e finanche una parte della sua stessa maggioranza.
La tassazione italiana sui carburanti – abbondantemente sopra la media europea – sta provocando gravi disagi al sistema Paese – imprese e cittadini – e mettendo fuori mercato una parte rilevante della rete distributiva carburanti posta lungo l’Arco Alpino, dove si incrementa il fenomeno dei consumatori italiani che si recano oltre frontiera per i rifornimenti. Solo una politica miope che non riesce a guardare i fatti nella loro complessità può consentire una simile spoliazione di un importante asset territoriale di servizio e di supporto logistico.