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Tavolo petrolifero, incontro del 26 novembre

Passi avanti al tavolo petrolifero per la riforma del settore.
Il tavolo Up/gestori, con la partecipazione del Mse ha continuato ad andare avanti lavorando sulle proposte di flessibilizzazione dell’attuale assetto.
Per il Ministero erano presenti il d.g. per la Sicurezza degli Approvvigionamenti e Infrastrutture, Gilberto Dialuce, e il d.g. Mercato e Concorrenza, Gianfrancesco Vecchio. Per l’Up era presente il Direttore De Simine. Per Faib e Fegica erano presenti i Presidenti, Landi e Di Vincenzo, e i Direttori Pergamo e Timpani accompagnati dalle rispettive delegazioni; per Figisc erano presenti i Vice Presidenti Guglielmi e Micheli.
La discussione si è incentrata di nuovo sui contratti. Entrambe le parti hanno trovato percorribile la strada che si facciano diversi tipi di contratto negoziabili a livello orizzontale, quindi uguali per tutti, per poi scendere, caso per caso, ad una contrattazione verticale, all’interno di un contratto principale che faccia salvi i diritti dei gestori e le aspettative delle compagnie.
Le parti hanno trovato un’ intesa di cornice sull’impostazione descritta che va sostanziata.
Il prossimo incontro è previsto per il 15 dicembre.
Dopo che le parti saranno riuscite a concretizzare le loro proposte, l’intenzione del Ministero è quella di far partecipare anche i retisti.
Al tavolo è stata posta anche la questione del rinnovo del bonus fiscale per il prossimo triennio, la questione della sicurezza sugli impianti e del diritto di prelazione. Il bonus fiscale è peraltro una delle condizioni dell’accordo Governo gestori alla base della revoca dello sciopero del 15, 16 e 17 settembre scorso e del protocollo d’intesa che servì all’Italia ad evitare pesanti sanzioni dall’Unione Europea. Il lavoro del tavolo ministeriale non può prescindere dalla soluzione del bonus.

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