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Svolti i funerali di Angelo Canavesi. Al tavolo MSE il pacchetto sicurezza messo a punto dalla Faib

Si sono svolti a Gorla Minore in provincia di Varese i funerali di Angelo Canavesi, il gestore assassinato per poche centinaia di euro.
Un episodio drammatico che ha scosso una intera comunità e suscitato grande rabbia nella categoria, che ha denunciato l’abbandono dello Stato sempre pronto ad incassare miliardi di accise e di iva e sempre pronto a dileguarsi di fronte alle proprie macroscopiche responsabilità.
Con una partecipazione ampia e significativa, con molti gestori giunti da diverse parti della Lombardia, alla presenza del Sindaco e delle delegazioni Faib, Fegica e Figisc, la categoria si è stretta intorno alla famiglia di Canavesi.
La morte violenta di un uomo descritto da tutti come persona dedita al lavoro e alla famiglia, pronta a collaborare per il bene comune, sempre disponibile verso il prossimo, attivo nella comunità locale e stimato per la sua attività non può e non deve rimanere impunita e deve essere il richiamo costante a tutti gli operatori pubblici- politici,istituzioni, associazioni, media- affinché episodi del genere non si ripetano più, in nome della civiltà e della sicurezza sul lavoro.
La Faib ha già denunciato numerose volte gli episodi di violenze che si verificano sui distributori carburanti. Spesso rimasti impuniti. La Federazione ha reso pubblico che tutti i gestori carburanti in Italia (circa 24.500 operatori), nella loro quasi totalità, nel corso della loro attività, subiscono episodi di violenza più o meno gravi con furti, rapine, estorsioni. E appare francamente incomprensibile il silenzio e l’indifferenza che cala ogni volta su tutta questa lunga catena di episodi di violenza.
Da stime effettuate dall’Associazione, sulla scorta delle denunce rilevate dalla categoria, si calcolano- annualmente- oltre 2 mila episodi malavitosi sugli impianti stradali di distribuzione carburanti, con un bottino stimato di circa 10 milioni euro. I distributori di carburanti sono il bersaglio preferito della delinquenza organizzata, nell’impossibilità delle forze dell’ordine di garantire la sicurezza.
L’attività di vendita carburanti, in questo senso, si caratterizza come una vera esposizione al pericolo, che aumenta in determinate circostanze, come quelle sugli impianti lungo le grandi arterie e sulla viabilità veloce.
Faib vuole andare al di là della denuncia e lanciare una campagna finalizzata a concretizzare delle decisioni che consentano il varo di misure idonee a contrastare i fenomeni malavitosi attraverso il più ampio utilizzo della moneta elettronica, facilitato dall’intervento statale in quanto oggi troppo onerosa (pesa oltre un quarto del margine del gestore) e di prevenzione e tutela come l’installazione obbligatoria, a carico dello Stato o delle compagnie- principali beneficiari degli incassi dei gestori- di impianti di video-sorveglianza e di Assicurazioni obbligatorie contro violenze e furti.
Su quest’ultimo punto segnaliamo l’impegno di Eni a sottoscrivere per i gestori a marchio una polizza assicurativa contro furti e rapine in tempi brevi:quell’impegno deve valere per tutte le compagnie.
La Federazione nel corso dell’incontro al Ministero, previsto per mercoledì 3 marzo, presenterà un “pacchetto” formale finalizzato a “garantire sicurezza sugli impianti” come proposta irrinunciabile alla discussione.
Intanto segnaliamo che è stato rinnovato per il 2010 il bonus sicurezza che prevede lo sconto per telecamere e video-sorveglianza anti-criminalità.
Si rinnova, quindi, la presentazione dell’istanza, in via telematica, per l’assegnazione, nel 2010, del bonus sicurezza (Finanziaria 2008). I gestori possono presentare, infatti, l’istanza di attribuzione del beneficio. Gli uffici Faib Confesercenti sono a disposizione per fornire tutte le informazioni e l’assistenza per le pratiche dei gestori interessati.