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Sistri: Confindustria e Rete Imprese Italia al Ministro Prestigiacomo: sospendete l'entrata in vigore delle sanzioni, il sistema non ? pronto. Faib: rimuovere le incertezze

Lettera del Presidente di turno di Rete Imprese Italia, Carlo Sangalli, e del Presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, al Ministro dell’Ambiente sui ritardi del Sistri e sulla necessità di prorogare l’entrata in vigore delle sanzioni per non compromettere il funzionamento del Sistema.

Il Presidente di Rete Imprese Italia, a nome di Confcommercio, Casartigiani, CNA, Confartigianato e Confesrcenti, e di Confindustria richiamano l’attenzione del Ministro dell’Ambiente sugli elementi di criticità di un progetto di enorme respiro e socialmente straordinario.
Nella nota si fa esplicito riferimento a problemi e ritardi nella distribuzione dei dispositivi USB e nell’istallazione delle black box, a malfunzionamenti, a continui correttivi legislativi e procedurali: sono solo alcune tra le tante problematiche che oggi, e certamente anche dopo il primo gennaio 2010, metteranno numerose imprese nell’impossibilità di operare nel rispetto delle disposizioni di legge e che, per tali motivi, verranno sanzionate per comportamenti illeciti non ad esse imputabili.
I Presidenti richiamano anche l’attenzione sulle carenze formative parlando di grandissimo disagio delle strutture tecnico operative di supporto alle imprese per quanto riguarda la formazione in materia di funzionamento del sistema. La situazione attuale compromette la capacità di fornire supporto formativo adeguato visto che le occasioni formative si sono caratterizzate per una formazione insufficiente, carente ed episodica che necessiterebbe invece di un tempo maggiore per approfondire ed analizzare nel dettaglio la procedura di gestione dei dispositivi usb e la fase di movimentazione per quanto riguarda, in particolare modo, i trasportatori.
I due Presidenti sottolineano che il problema è serio e richiede risposte chiare, tempestive ed efficaci e che pertanto nell’attesa della definitiva risoluzione di tutte le criticità operative riscontrate, sia disposta l’immediata sospensione delle sanzioni a carico delle imprese che consentirebbe alle stesse di avere un lasso di tempo maggiore per gestire al meglio le nuove complesse procedure.
La lettera giunge all’indomani di molteplici critiche piovute sul Ministero dell’Ambiente per come è stata gestita la fase di transizione al nuovo sistema sia per quanto riguarda gli aspetti normativi che logistici che formativi.
Un insieme- ha dichiarato il Presidente della Faib Confesercenti Martino Landi- che, per quanto ci riguarda, ha creato gravi disagi e confusione nelle imprese della distribuzione carburanti chiamate ad aderire al nuovo sistema.”
Disagi si registrano anche dalle segnalazioni delle strutture operative di Casartigiani, CNA, Confartigianato, Confcommercio e Confesrecenti che in un’altra nota- sempre come Rete Imprese Italia- lamentano la scarsità del tempo previsto “solo 30 giorni di tempo per mettere a punto il servizio di cui 15 da dedicare allo stesso Sistri per configurare le apparecchiature USB.” Le Associazioni sottolineano che “I tempi operativi evidentemente non coincidono con i tempi “legali” per cui è necessario prevedere uno slittamento oppure una deroga temporale per i servizi associativi.” Ancora le Associazioni lamentano “ il limite massimo di tre USB concesse a ciascuna associazione, una vera e inspiegabile novità dell’ultimo minuto. Il numero di imprese deleganti e la loro diffusione sul territorio ha, in molti casi, raggiunto la soglia di diverse migliaia” Di conseguenza, le Associazioni si attendevano una congrua dotazione. E infine denunciano “altri motivi di disappunto, più di dettaglio, riguardano la modulistica per la comunicazione di abbinamento delle imprese, evidentemente meritevole di apportare ancora vari gradi di semplificazione”
Da alcune valutazioni svolte dalle associazioni di categoria risulta che ad oggi solo l’80% delle imprese interessate abbia ricevuto i dispositivi usb per evitare di proseguire con le registrazioni cartacee e il 70% dei mezzi abbia potuto procedere con il montaggio delle black box, le cosiddette scatole nere, che presentano tuttora notevoli difficoltà di funzionamento e collegamento.
Questo da un lato ha comportato il raddoppio delle incombenze burocratiche a carico delle imprese costrette alla doppia registrazione e in altri ha determinato il fermo degli automezzi. A questo va aggiunto il dato che gli operatori esteri potranno circolare liberamente in deroga al Sistri vanificando l’auspicata tracciabilità dei rifiuti e precostituendo aree di evasione dall’obbligo di legge.