Come anticipato stamane, la Direzione Generale per la Tutela del Territorio e delle Risorse Idriche del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ha emesso un comunicato, pubblicato in data odierna sul proprio sito istituzionale, facendo conoscere che “le aziende iscritte al SISTRI (Sistema di Tracciabilità del Rifiuti) che, in virtù dei nuovi criteri definiti dal Decreto del Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti del 24 aprile scorso, non sono tenute ad aderire al SISTRI e non hanno deciso di aderirvi volontariamente, non dovranno versare il contributo annuale di iscrizione alla scadenza del 30 giugno prossimo”.
Come già informato, il comunicato, che alleghiamo, precisa che “i soggetti già iscritti al SISTRI, che, ai sensi dell’Art. 11 del Decreto Legge 31 agosto 2013, n. 101, convertito con modificazioni dalla Legge 30 ottobre 2013, n. 125, e del Decreto del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare del 24 aprile 2014, non sono tenuti ad aderire né aderiscono volontariamente al sistema, non devono versare il contributo annuale alla scadenza del 30 giugno 2014, anche se a tale data la procedura di cancellazione dell’iscrizione non è stata avviata o non è conclusa. Procedure e modalità semplificate, sentite le Associazioni di Categoria, per la cancellazione dal SISTRI dei soggetti iscritti che non sono tenuti ad aderire al sistema medesimo, nonché per la restituzione dei dispositivi USB e Black Box saranno definite con ulteriore comunicazione. Resta fermo l’obbligo e la responsabilità della corretta conservazione dei dispositivi USB e Black Box a carico degli utenti ai quali detti dispositivi sono stati consegnati in comodato d’uso”.
Sulla questione Sistri, ricordiamo che Confesercenti, nell’ambito di R. E TE. Imprese Italia, ha fatto avere nelle scorse settimane al Capo di Gabinetto del Ministro dell’Ambiente un documento recante proposte tecniche relative alla richiesta di cancellazione dal SISTRI e alla restituzione “massiva” dei dispositivi, per evitare procedure individuali che, fra l’altro, riuscirebbero alquanto complicate, se non impossibili, in relazione alla necessità di adempiere attraverso l’uso dei medesimi dispositivi USB, per la maggior parte dei casi inutilizzabili (anche, a quanto ci consta, per la chiusura della casella postale elettronica del sistema).
Successivamente, lo scorso 13 giugno, dall’Area Energia e Ambiente di Confesercenti è stato inviato alla competente Direzione del Ministero dell’Ambiente un sollecito con riferimento “alla estrema importanza ed urgenza di convergere sulla procedura trasmessa” o eventualmente su un percorso analogo eventualmente migliorativo.
Il comunicato di cui si è detto chiarisce finalmente almeno gli aspetti relativi al mancato obbligo di pagamento del contributo annuale di iscrizione per le imprese non più tenute ad aderire al SISTRI, anche qualora non abbiano ancora espletato la procedura di cancellazione dal sistema.
Per quest’ultima, attendiamo le indicazioni ministeriali, si auspica relative ad una restituzione dei dispositivi semplificata e “massiva” attraverso l’Associazione, come da Faib Confesercenti richiesto.
Sconsigliamo invece di dar corso a modalità di cancellazione e restituzione dei dispositivi non previste dal Ministero, che allo stato sarebbero inutili, oltre ad esporre le aziende a precise responsabilità.