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Sistema antirapine: firmato protocollo al Viminale

Filo diretto, e tecnologico, con le forze di polizia in caso di rapina: i commercianti che saranno presi di mira da malintenzionati potranno attivare un videoallarme e trasmettere in tempo reale le immagini della rapina alle sale e alle centrali operative di Polizia e Carabinieri, che a loro volta potranno intervenire subito e con maggiori informazioni per le indagini.
E’ quanto prevede il protocollo di intesa firmato a Roma dal ministro dell’Interno, Roberto Maroni, dal presidente di Confesercenti, Marco Venturi e dal presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli.
Al progetto, che stabilisce i criteri di collaborazione tra lo Stato e i fruitori del servizio, potranno aderire anche altre organizzazioni di categoria ed esercenti non consociati.
”Con questo protocollo – ha affermato il capo della Polizia, Antonio Manganelli – si attua la filosofia della sicurezza partecipata. Un primo protocollo simile, firmato nel 2003, ha prodotto risultati, ma si può fare di più e meglio”.
Secondo stime emerse dal Viminale nei primi quattro mesi del 2009 le rapine in esercizi commerciali sono calate al nord del 21,78%, al Centro del 31,65%, al sud del 23,5% rispetto allo stesso periodo del 2008. Complessivamente si registra quindi nei periodi considerati un calo del 24,36% sul territorio nazionale. Ma bisogna tener conto che in quattro anni si sono determinate circa 65 mila rapine ad esercizi commerciali. Con un danno ingente: 1,6 miliardi. Ogni giorno più di 360 negozi sono "visitati" da malviventi piccoli e grandi. Mentre infatti furti e borseggi ed altri tipi di reati sono risultati nel 2008 in diminuzione del 10% le rapine sono invece in controtendenza. La crescita dell’insicurezza ha comportato un aumento dei costi sostenuti dagli imprenditori per cautelarsi: l’aggravio complessivo ammonta a 2,1 miliardi di euro. Il sistema individuato è tecnologicamente avanzato ma semplice da utilizzare realizzato con telecamere poste nei locali commerciali attivabili con semplice pressione di un pulsante di telecomando, in grado di collegarsi con le strutture delle forze dell’ordine.
Secondo il presidente di Confesercenti Marco Venturi, "gli esercenti corrono grandi rischi: in caso di rapina è in pericolo non ”solo la cassa ma anche la vita. Il protocollo di oggi è una risposta importante che si affianca alle azioni di polizia. Inoltre porterà agli esercenti un beneficio anche a livello assicurativo”.

 


 

I numeri Confesercenti sul fenomeno

Nota tecnica

Confesercenti ha operato per offrire ai propri associati una soluzione evoluta di videoallarme antirapina concepita appositamente per applicazioni presso strutture commerciali. Nel protocollo d’intesa firmato al Ministero si delinea una prospettiva di questo tipo. Il sistema individuato è stato verificato come rispondente ai requisiti posti a base del protocollo d’intesa appena sottoscritto ed è realizzato con telecamere poste nei locali commerciali attivabili con semplice pressione sul pulsante di un telecomando, in grado di collegarsi con sale e centrali della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri e di trasmettere le immagini in tempo reale.
Tutta la componentistica si distingue per la grande semplicità e celerità di intallazione essendo tutti gli apparati autoinstallanti; l’utilizzo della rete fissa e mobile di Telecom Italia, per la raccolta, il trasporto e la consegna dei segnali alle sale operative, garantisce affidabilità al servizio e celerità alle realizzazioni. Particolare attenzione è stata posta al costo commerciale della soluzione sia per quanto riguarda i prodotti che il servizio, al fine di assicurare la massima economicità e promuovere la più ampia adesione degli imprenditori.

In quattro anni circa 65 mila rapine ai negozi. Ingenti i costi sostenuti.

Esaminando l’andamento del fenomeno criminoso si registra un aumento delle rapine ai negozi soprattutto nelle grandi città. In particolare nel quadriennio 2004-2008 le rapine agli esercizi commerciali sono state circa 65 mila.La crescita dell’insicurezza ha comportato un incremento dei costi sostenuti per cautelarsi dalla criminalità diffusa: blindature e sistemi d’allarme, polizze assicurative, vigilanza privata, un costo sempre in aumento che produce per le aziende un aggravio complessivo in 2,1 miliardi di euro annui
Complessivamente ogni giorno più di 360 negozi sono “visitati” da malviventi grandi e piccoli con un danno stimato in modo prudenziale in circa 7000 euro pro capite. Una proiezione sul totale degli operatori ha consentito di stimare in ben oltre 1,6 miliardi il valore delle merci e del denaro sottratti agli imprenditori ogni anno.
Confesercenti si aspetta che con il nuovo Protocollo questo danno si possa ridurre del 25%.