In vista dello sciopero del 17 luglio si profilano due appuntamenti importanti: il primo giovedì 11 luglio al Mef con il Sottosegretario Villarosa e l’altro il 15 luglio presso l’Agenzia delle Entrate.
Nel mezzo lo svolgimento già avviato delle decine e decine di assemblee territoriali di Faib su tutto il territorio nazionale.
Faib chiederà al Governo giovedì 11 e all’ Agenzia delle Entrate il 15 luglio di stralciare la vendita carburanti dalla obbligatorietà della memorizzazione e trasmissione telematica dei corrispettivi in modo definitivo. Al Governo porrà la questione di chiarire, una volta per tutte, che il volume d’affari dei gestori carburanti va sempre inteso al netto del costo di fornitura, così come già il Legislatore ha previsto, per il comparto, ai fini dell’accesso al regime di contabilità semplificata. Questo anche per mettere le piccole imprese della distribuzione carburanti nelle condizioni di cogliere le agevolazioni che la legge di volta in volta stabilisce per esse.
Al Governo Faib ricorderà che siamo in una fase molto critica in cui il nuovo obbligo va a sommarsi alla chiusura della fase transitoria dell’introduzione della fattura elettronica con il rischio elevato di sanzioni pesanti per gli errori formali, al provvedimento in itinere dell’introduzione del DAS elettronico e all’applicazione da quest’anno dei nuovi indici di affidabilità fiscale. Un cumulo di novità per un settore ultra tracciato che vive forti difficoltà economiche legate al mancato rinnovo degli Accordi di settore, come ben sanno al Mise, dove sono pendenti diversi tavoli di crisi. Un comparto in difficoltà a cui occorre dare risposte positive, a partire dai margini riconosciuti, e non gravarlo di nuovi oneri, come vorrebbe fare qualcuno.
Al Sottosegretario Villarosa Faib porrà anche la questione dello stretto legame tra illegalità, alla base dei tanti nuovi provvedimenti, e l’abusivismo contrattuale. In questa visione di contrasto a tutto campo alle diverse forme di illegalità, Faib proporrà di stabilire un sistema di alert automatici verso la Guardia di Finanza e gli ispettori del lavoro nel caso di prezzi praticati abbondantemente sottocosto. Tale fenomeno potrebbe essere collegato a doppio filo e all’abusivismo contrattuale, che riguarda oltre il 60% della rete vendita, con un evasione contributiva di oltre 200 milioni di euro/anno ai danni dell’Inps, a conferma che l’illegalità è figlia dell’abusivismo contrattuale.
Faib assumerà le decisioni conseguenti alla fine dell’incontro con il Sottosegretario Villarosa, con una valutazione degli organi dirigenti, discendenti dalle assemblee territoriali, sull’indirizzo della vertenza aperta che registra sempre più nuove adesioni.