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Sciopero benzinai, lunedì prossimo sindacati convocati al MISE. Faib, convocazione tardiva. Il Governo metta mano all'agenda di settore

Il Vice Ministro allo Sviluppo Economico Claudio De Vincenti ha convocato per lunedì prossimo, nel pomeriggio, le Organizzazioni sindacali dei gestori dei distributori di carburanti.
A ridosso degli scioperi convocati per il 18 giugno (pompe chiuse) e delle altre Manifestazioni di proteste che si possono leggere su questo sito nel comunicato unitario delle tre sigle rappresentative dei gestori, arriva, dunque, la rituale convocazione ministeriale.
La Faib prende atto della convocazione ma la ritiene tardiva rispetto alle problematiche che sono sul Tavolo irrisolte da tempo, nonostante le continue sollecitazioni dei gestori. Oggi i problemi si sono aggravati e l’attenzione del Governo è inadeguata alle esigenze del settore. Le nostre imprese di gestione sono allo stremo, le Compagnie si sottraggono al rispetto delle Leggi di settore e al rinnovo degli accordi e all’adeguamento dei margini, il Governo interviene solo in presenza di dichiarazioni di sciopero e poi cerca di addormentare le tensioni che però si scaricano sulla nostra pelle. Affronteremo con attenzione con l’esponente di Governo le ragioni della mobilitazione generale, ma riteniamo che ad oggi non vi siano spazi né spiragli per una valutazione condivisa della crisi. Alla luce della situazione attuale, le nostre strutture si stanno preparando alla mobilitazione a cui seguiranno altre proteste e altri scioperi. Se il MISE ha intenzione di invertire una tendenza di disattenzione verso il nostro comparto deve prendere seriamente in considerazione le ragioni della protesta e operare di conseguenza con continuità ed impegno. In questo senso l’agenda degli impegni è già scritta da tempo: ristrutturazione della rete ordinaria e autostradale, rispetto della normativa vigente e delle condizioni eque e non discriminatorie, divieto dell’abuso di posizione dominante, contrasto alla ghostizzazione della rete, nuove forme contrattuali, abbattimento degli oneri della moneta elettronica, tramite la tripartizione del costo tra Stato petrolieri gestori, rifinanziamento del Fondo Indennizzi senza oneri per i gestori.