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Schemi contrattuali, Faib Fegica e Figisc sulle bozze ministeriali: non c'è condivisione, richiesto incontro urgente

Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Figisc Confcommercio hanno ribadito al Sottosegretario al Ministero dello Sviluppo Economico Prof. Claudio De Vincenti, in relazione alla questione delle nuove tipologie contrattuali (ex Art. 17 L.27/12), sia la necessità “di un supplemento di confronto tra le parti naturali del negoziato, anche in considerazione del particolare momento che attraversa il Paese, chiamato alla consultazione elettorale da qui a pochi giorni,” sia al persistere “di aree di problematicità e di perplessità in ordine alle varie tipologie, tali da non consentire la condivisione.”
Le Federazioni richiamano la mancanza di “garanzie circa la fruizione del cosiddetto bonus fiscale, questione essenziale e centrale per l’equilibrio economico-finanziario delle gestioni di distribuzione carburanti, questione già rimessa all’attenzione di codesto Ministero e non ancora chiarita”; di chiarezza circa la “modulazione del contratto di commissione – così come da voi proposto – discendente dall’affidamento delle attrezzature ad uso gratuito ai sensi della 32/98; oltre alla “necessità – a pena di annullamento – di sancire, per le nuove forme contrattuali, le relative tipizzazioni tra i soggetti titolari di autorizzazioni e la rappresentanza dei gestori”; e, ancora “il vincolo alla contrattazione di secondo livello e l’eventuale previsione normativa all’obbligo a concludere, nel caso delle nuove tipologie contrattuali.”
Le tre Federazione hanno sollecitato l’attenzione del Ministero rispetto “alla declinazione delle varie tipologie contrattuali proposte con le particolari attività collaterali esistenti sugli impianti e sui quali insistono – in moltissimi casi – gli investimenti diretti dei gestori imprenditori.”
Le questioni sollevate riguardano dunque aspetti centrali e imprescindibili del lavoro in atto, presentando profili essenziali per le attività di gestioni e per i loro dipendenti, coinvolgendo oltre un centinaio di migliaia di persone.
Il rischio è quello di bissare il fenomeno esodati sulla rete carburanti.
Si tratta in definitiva di problemi in ordine al corretto confronto tra le parti che non può essere condizionato dal particolare momento politico che attraversa il Paese.
Le Associazioni dei gestori sollecitano l’attenzione del Sottosegretario sulle vertenze aperte con alcune Compagnie (Eni, Q8,Totalerg) su temi che “richiamano puntualmente quelle già segnalate a codesto Ministero in ordine all’apertura delle vertenze collettive promosse ex Legge 32/98 (…), per le quali siamo ancora in attesa di conoscere le determinazioni ministeriali.” La vertenza con le petrolifere richiamate riguarda proposte contrattuali fuori dalle previsioni legislative e da quelle attualmente in discussione, segnalando significativamente lo spirito di arroganza e disinteresse con cui si muovono nei confronti della parte più debole, cioè i gestori.
La nota unitaria si conclude con l’invito al Sottosegretario a “ulteriori confronti per evitare danni irreparabili alla categoria e l’apertura di un diffuso contenzioso tra i soggetti della filiera. Alla luce delle osservazioni avanzate siamo a richiederle un incontro urgente per i necessari approfondimenti.”