La Presidenza nazionale Faib si è riunita in modalità video conferenza il 9 giugno us per discutere dei diversi punti all’ordine del giorno all’indomani dell’assemblea elettiva del 12 maggio us che ha visto l’elezione a nuovo Presidente nazionale Faib di Giuseppe Sperduto.
La Presidenza in apertura ha espresso gli auguri di buon lavoro al neo eletto Presidente Sperduto e rivolto un forte e caloroso ringraziamento al Presidente Landi per il grande lavoro fin qui svolto: oltre 25 Accordi Economici sottoscritti con le compagnie, ribadendo la centralità del gestore nella distribuzione carburanti e il recupero del servito quale elemento qualificante della rete vendita; oltre a verbali, accordi straordinari, protocolli, risoluzioni ministeriali, audizioni e partecipazione ai lavori di definizione di decreti e norme per il settore; buoni risultati sul fronte fiscale, dal bonus fiscale in forma strutturale al credito d’imposta per le transazioni elettroniche al riconoscimento della categoria tra le imprese maggiormente danneggiate dal Covid; con il corollario di decine e decine di scioperi, proteste, mobilitazioni; una mole di lavoro enorme a tutela della categoria di cui la Presidenza ha voluto pubblicamente ringraziare Landi, chiedendogli di continuare a dare il suo prezioso contributo.
La Presidenza ha votato all’unanimità il sostegno alla rielezione a Presidente nazionale della Confesercenti di Patrizia De Luise, sottolineandone le qualità e la grande capacità rappresentativa espressa nella fase più difficile della pandemia che ha colpito anche il nostro paese e tutto il sistema imprenditoriale.
La Presidenza ha quindi affrontato il tema dell’attuazione del programma di lavoro; su questo punto la Presidenza ha sottolineato come il nuovo gruppo dirigente debba misurarsi con problemi che sono sul tappeto da tempo e valutato la necessità di una ripartenza del tavolo ministeriale e la condivisione con Unem, Assopetroli e gli altri soggetti della filiera dell’agenda di settore. Partendo dalla risoluzione De Toma, a cui Faib tanto contribuì, bisogna focalizzare gli sforzi per trovare una sintesi sui temi della ristrutturazione del settore e della lotta all’illegalità fiscale e contrattuale oltre che favorire nuove tipologie contrattuali anche in ragione della transizione energetica e della inevitabile evoluzione della rete, per la condivisione di una nuova strategia energetica e commerciale. La Presidenza ha indicato le priorità nel rinnovo degli Accordi economici e normativi scaduti (ENI, EG/Esso, Q8, Tamoil) e per la corretta attuazione di quello appena rinnovato (Ip), puntando ad una nuova stagione di relazioni con l’imprenditoria privata, allargando la platea dei negoziati per raggiungere i principali operatori espressione dell’imprenditoria privata. Sulla questione della verifica dell’interesse verso il contratto di commissione, tipizzato da tempo ma poco attuato, sia sulla rete ordinaria che autostradale, la Presidenza ha invitato ad una ricognizione e all’ampliamento delle forme contrattuali da tipizzare, partendo dall’appalto di servizi, per rilanciare e allargare l’area della contrattazione. In tema di contrattazione appare maturo il tema della bilateralità. Si tratterebbe di un nuovo strumento a sostegno degli operatori della rete in una fase di grande transizione. La Presidenza ha anche ribadito la validità delle proposta avanzata da Faib Fegica e Figisc sul ritorno al regime concessorio in chiave di contrasto all’illegalità, ammodernamento del settore e guida alla transizione energetica ed ecologica. Tutte le motivazioni alla base della proposta sono- almeno formalmente- unanimemente condivise. Partendo dal dato della comune lettura sulle cause della crisi della distribuzione carburanti la Presidenza ha incitato il nuovo Presidente a valorizzare la centralità assunta nel dibattito dalla proposta avanzata per trovare sbocchi legislativi condivisi e idonei a traguardare la rete verso il nuovo decennio appena aperto, valutando lo strumento proposto come un mezzo per giungere ai fini ispiratori della proposta che ha avuto il merito di rianimare il dibattito.
Sul fronte organizzativo, Faib riconferma la centralità dell’unità sindacale come elemento guida dei processi di governance del settore. Sul fronte interno ribadisce la piena operatività dei comitati di colore nazionali quali strumenti associativi di supporto alle decisioni degli organismi statutari preposti, rinnovati dall’Assemblea del 12 maggio, la partecipazione a manifestazioni e fiere, gli interventi di riorganizzazione e rafforzamento territoriale e le attività di sostegno al welfare di settore e alla spinta all’adesione al Cipreg.
Sul punto delle relazioni industriali, la Presidenza ha apprezzato il lavoro svolto da Faib Fegica e Figisc al tavolo negoziale con Eni e allo stesso tempo ha segnalato l’esigenza urgente di un rinnovo contrattuale che riconosca un deciso incremento dei margini, fermi al 2014 e fissati in una logica di solidarietà che la Presidenza ha incitato a superare in quanto ormai del tutto insufficienti a far fronte anche al solo aumento dei costi. L’organismo dirigente rinnovato ha sottolineato che occorre un’intesa in grado di restituire redditività alle gestioni e dare prospettiva e ulteriore forza e valore alle aree di servizio, con una rete adeguata alle nuove sfide e a cogliere le nuove esigenze dell’automobilista e del consumatore, con la trasformazione delle stazioni di servizio in centri polifunzionali, gestiti da operatori rete professionali e qualificati, valorizzando le gestioni storiche e i gestori che hanno contribuito all’affermazione del marchio e di mantenere ferme le prerogative e i diritti delle gestioni, perseguendo un intesa che, facendo salve le caratteristiche del gestore imprenditore, vada verso una intesa utile a rafforzare il ruolo dei gestori. Sul fronte Eg/Esso, la Presidenza ha dato mandato al nuovo Presidente di formalizzare la proposta di Accordo d’intesa con Fegica e Figisc, all’indomani del confronto svolto nel comitato di colore. Anche in questo caso i temi del rinnovo si intrecciano con l’adeguamento dei margini, le iniziative a supporto della rete, le politiche commerciali e le modalità operative per la manutenzione, la questione dei canoni sulle attività non oil.
Gli intervenuti ai lavori della Presidenza hanno segnalato le forti criticità in essere nell’attuazione dei diversi istituti dell’Accordo IP, entrato in vigore il 1 febbraio, ma inapplicato su larga parte della rete convenzionata con problematiche varie e tutte direttamente ascrivibile alla compagnia, delle mancate o errate riconciliazioni, delle questioni connesse al riconoscimento dei diritti maturati, del carente dialogo dei sistemi informatici; della questione prezzi praticati, in dinamica ascendente anche oltre quella di mercato, del delta self servito che continua a penalizzare i gestori e a impedirgli di giungere alle soglie premianti: questioni che nonostante l’attivo monitoraggio settimanale tra le parti non si riescono a superare .
Sulle autostrade il Presidente Lucchesi ha chiesto una sessione a parte per affrontare le irrisolte problematicità e le forti tensioni che ci sono, proponendo un incontro del coordinamento Autostrade per rielaborare le proposte da avanzare alle altre parti anche alla luce dell’evoluzione in atto sulla partita concessioni.
Il Presidente Sperduto, dopo aver vivamente ringraziato il vecchio gruppo dirigente, a cui ha chiesto di continuare a garantire il proprio apporto con rinnovato impegno nei diversi ruoli che la Federazione saprà garantire, ha quindi indicato la nuova squadra di Giunta nazionale che lo affiancherà nei prossimi 4 anni, con un’ importante presenza di giovani e imprenditrici capaci di portare una nuova visione alla Federazione e guidarla nella fase della doppia transizione: quella digitale e quella ecologica/energetica. Un lavoro che il Presidente Sperduto si è riservato di concludere nell’ambito dei lavori della prossima Presidenza.