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Ristrutturazione rete carburanti, la filiera approva nuovo documento per il Ministero

Le Associazioni rappresentative della filiera petrolifera hanno approvato un nuovo documento unitario per la ristrutturazione della rete carburanti.
Il documento, firmato dai Presidenti di tutte le Associazioni del settore (Faib, Fegica, Figisc, Unione Petrolifera, Assopetroli e Grandi reti) è stato inoltrato al Ministero dello Sviluppo Economico all’attenzione della Sen. Simona Vicari, del Dr. Gianfrancesco Vecchio e dell’Ing. Gilberto Dialuce.
Il documento fa la sintesi delle posizioni dei diversi attori della distribuzione carburanti e fornisce al Ministero – come richiesto – la base normativa, unitariamente condivisa, dalle diverse parti, su cui lavorare per giungere alla ristrutturazione della rete, un‘obiettivo inseguito vanamente negli ultimi 20-30anni. Ora la partita si sposta nuovamente nelle stanze ministeriali.
L’elaborato approvato mira a favorire una corretta e puntuale conoscenza dello stato della rete carburanti, introducendo l’anagrafica degli impianti affianco all’attuale banca dati del MiSE,, a riportare sulla rete la certezza delle incompatibilità attraverso l’inasprimento delle sanzioni e delle misure finalizzate alla chiusura. Infatti contestualmente all’iscrizione all’anagrafe i titolari degli impianti dovranno dichiarare lo stato di compatibilità/incompatibilità degli impianti stessi, pena pesanti sanzioni. Il testo approvato richiama le incompatibilità del codice della strada e della sicurezza stradale. Dalla comunicazione derivano obblighi ad adempiere, variamente sanzionati. Sulle nuove aperture viene ribadita la centralità nei processi di autorizzazioni dei Piani regolatori e la loro previsione nell’ambito delle aree a destinazione produttiva (commerciale, artigianale, industriale) superando le prassi in deroga al PRG.
Infine sulle bonifiche viene stabilita una procedura agevolativa prevedendo lo smantellamento delle strutture fuori terra, la rimozione dei fondami e dei residui nei serbatori e nella loro messa in sicurezza. In caso di riutilizzo dell’area i proprietari provvederanno alla rimozione delle strutture interrate.

 
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