Il MiSE ha accolto favorevolmente la proposta unitaria avanzata dalla filiera petrolifera sulla ristrutturazione della rete.
E’ quanto emerso dall’incontro presieduto dalla Sottosegretario Sen. Simona Vicari e dai Direttori Generali Dr. Gianfranco Vecchio e Ing. Gilberto Dialuce con i Rappresentanti dell’intera filiera petrolifera (Faib, Fegica e Figisc; Unione Petrolifera e Assopetroli; Federdistribuzione, Ancd Ancc Regioni e Anci)
Lo stesso documento è stato preso come base dal Ministero dello Sviluppo Economico con l’obiettivo di arrivare a presentarlo al Parlamento, con le opportune verifiche e limature, come emendamento al DDL Concorrenza.
Ora, dunque, il prossimo step prevede una serie di incontri e confronti con Antitrust, Anci, Regioni e Ministero dell’Ambiente. Solamente i Rappresentanti della Grande Distribuzione hanno manifestato dei distinguo al provvedimento così come è stato presentato mentre, da parte loro, le Regioni, hanno ribadito il loro ruolo nella gestione delle incompatibilità.
Altro punto passato in rassegna quello sulle nuove aperture per cui, nel documento, è stata ribadita la centralità nei processi di autorizzazioni dei Piani regolatori e la loro previsione nell’ambito delle aree a destinazione produttiva (commerciale, artigianale, industriale), superando le prassi in deroga al PRG, prassi che snatura lo stato di diritto
In conclusione, dunque, il Ministero, sebbene riservandosi delle verifiche, ha mostrato apertura condividendo l’impostazione del lavoro anche sotto il profilo delle bonifiche ambientali, riconoscendo che la proposta formulata va verso la salvaguardia dell’ambiente formalizzando uno stato di fatto e bonificando l’esistente. Da qui l’esigenza di smantellare quei 5mila impianti (stimati) non funzionanti ma ancora aperti, e non si sa in quali condizioni, con il conseguente svuotamento e inertizzazione delle cisterne.
Su questo i Rappresentanti dei gestori, UP e Assopetroli Grandi Reti hanno dato la disponibilità al confronto e al prosieguo del lavoro per la ristrutturazione della rete, assicurando sostegno al MiSE che ha sostenuto – accogliendo alcune osservazioni – il coinvolgimento del Ministero dell’Ambiente per quanto riguarda le bonifiche.
Soddisfazione è stata espressa dal Presidente della Faib Martino Landi che ha parlato “di un risultato in qualche modo storico, perché per la prima volta la filiera nella sua quasi totalità ha elaborato un testo condiviso che ha l’obiettivo di allineare la rete italiana a quella europea in termini di qualità e di erogati, nell’interesse del servizio pubblico e dei cittadini, in quanto sarebbe in grado di generare nuovi investimenti e servizi aggiuntivi. Senza voler enfatizzare eccessivamente questo risultato in quanto si tratta comunque di una ristrutturazione parziale, ovvero dei soli impianti incompatibili mi preme sottolineare che se venisse approvato il testo ipotizzato avremo gettato le basi per regole eque e durature, superando una legislazione per certi versi eccezionale, creando condizioni perché il settore vada verso un orizzonte europeo”.