"Ristrutturazione: dagli impianti incompatibili a una rete europea" e’ stato il titolo del Convegno che ha aperto la due giorni di Oil&NonOil in programma fino a domani al Palazzo dei Congressi di Roma.
Un’interessante Tavola Rotonda in cui è’ intervenuto anche il Presidente della Faib Martino Landi in merito al nuovo modello di Contratto di Commissione in materia di rivendita dei carburanti, presentato ieri dalle Associazioni di categoria dei proprietari indipendenti e dei gestori degli impianti di rifornimento carburanti più rappresentative a livello nazionale, Assopetroli-Assoenergia, Grandi Reti, Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Figisc Confcommercio, in applicazione del Decreto Cresci Italia del 2012.
"Con il nuovo provvedimento di ieri – ha detto Landi – si va incontro alle esigenze dei gestori che, come sappiamo, stanno attraversando un periodo di grande crisi finanziaria". Per quanto riguarda la ristrutturazione della rete il Presidente della Faib ha affermato che "la ristrutturazione deve procedere secondo obiettivi condivisi dalla filiera, sia sulla rete ordinaria che su quella autostradale. Ma va proposto un cambio di passo, la strategia alla base della ristrutturazione deve essere eco compatibile e rientrare per esempio nell’agenda europea del 20-20-20. Considerato che sin qui il settore non è stato capace di riformarsi occorre un ancoraggio forte alle politiche ambientali." Sulla selfizzazione Landi ha rimarcato che Faib non consentirà di stravolgere le peculiarità del sistema italiano, dettate dalla conformazione geografica del Paese e dallo stile di vita degli italiani.
Alla Tavola Rotonda sono anche intervenuti i Rappresentanti degli Operatori indipendenti, di Unione Petrolifera, delle Regioni.
Nel corso del Convegno il Presidente della Fegica Roberto di Vincenzo ha polemizzato sullo stacco prezzi tra rete ed extra rete rimproverando all’industria petrolifere di alimentare un mercato drogato dal miglior prezzo che l’industria pratica alle pompe bianche.
Alla Tavola Rotonda e’ intervenuto, tra gli altri, anche Maurizio Micheli, Presidente della Figisc, che ha ricordato la storicità’ del problema della ristrutturazione della rete, sempre rinviato e mai affrontato con decisione e che, invece, dovrebbe essere risolto in una visione complessiva del comparto.