La questione della ristrutturazione della rete delle stazioni di servizio autostradali – richiesta a più riprese dalle Associazioni dei gestori – sarà affrontata domani sera nel corso della riunione tra le tre sigle delle Federazioni dei gestori autostradali, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e il Ministero dello Sviluppo Economico.
L’incontro è finalizzato ad acquisire gli elementi utili e necessari riguardanti le problematiche della gestione delle stazioni di servizio autostradali per procedere all’emanazione dell’Atto di indirizzo che definisce le linee ed i criteri della ristrutturazione dei punti vendita oil e non oil presenti sulla rete.
La convocazione del Tavolo rientra tra le richieste avanzate dalle Federazioni dei gestori per giungere a linee auspicabilmente condivise che costituiscano riferimento essenziale e centrale del nuovo Atto di indirizzo che dovrà intervenire nella definizione dei principi generali di affidamento e gestione delle aree di sevizio.
Non può sfuggire alle considerazioni del Tavolo la forte onerosità del sistema della distribuzione carburanti in Autostrada, l’elevata conflittualità esistente tra i soggetti che intervengono nella gestione (società concessionarie, petrolifere e gestori…); così come le tre Associazioni rimarcheranno ancora una volta la mancanza di rinnovo degli accordi tra gestori e Società petrolifere, salvo lodevoli eccezioni, che si sottraggono sistematicamente al confronto sindacale, rimandando le responsabilità in capo a soggetti terzi quali i concessionari. In questo senso valgono le considerazioni svolte nell’atto di significazione e diffida inviato da Faib Autostrada, Fegica e Anisa alle Società petrolifere.
Al centro della discussione la responsabilità di garantire il pubblico servizio di rifornimento carburanti sulla principale via di comunicazione del Paese, proprio mentre l’attuale sistema sembra entrato in una crisi strutturale, segnata da abbandoni di aree di servizio e da nuove tratte prive di stazioni di rifornimento che mettono a rischio il diritto alla mobilità assistita.
Peserà sul confronto anche la presa di posizione di Antitrust che ha segnalato la forte incidenza delle royalties corrisposte dalle petrolifere alle Società concessionarie, che incidono negativamente sul prezzo finale dei prodotti petroliferi (e non solo) sul segmento, rendendo antieconomico il rifornimento autostradale che non a caso ha visto un crollo degli erogati del 50% negli ultimi 5 anni.