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Riforma carburanti nel ddl concorrenza, Cdm rinvia

Faib e Fegica: “Pronti allo sciopero”
Da Staffetta Quotidiana del 9 febbraio 2010

Il Consiglio dei ministri ha iniziato oggi l’esame preliminare del ddl concorrenza – dove alla fine, secondo le ultime indiscrezioni, è rimasta anche la riforma carburanti – ma non lo ha portato a termine. Tant’è vero che nella conferenza stampa alla fine del Cdm né il presidente del Consiglio né i ministri ne hanno fatto cenno. Secondo il testo che la Staffetta ha potuto vedere, per quel che riguarda il settore carburanti, si è tornati su per giù alla forma originaria, ossia quella prima dell’accordo del 14 settembre tra Saglia e i gestori (v. Staffetta 15/07/10).
Proprio ieri, Faib e Fegica, riunite sotto il coordinamento unitario, hanno annunciato di essere pronte allo sciopero se il governo approverà la riforma della rete di distribuzione, così come prevede l’attuale testo (che secondo i gestori è stato cambiato unilateralmente con UP e retisti in queste ultime settimane, (v. Staffetta 07/02). Il provvedimento, nella versione in cui è scritto adesso (i punti critici riguardano la selfizzazione, il non-oil e i contratti), “rappresenterebbe un ulteriore regalo alla potente lobby dei petrolieri e dei retisti indipendenti, rafforzando il “cartello” in danno dei gestori e dei consumatori”, dice una nota congiunta dei due sindacati. L’iniziativa governativa è “volta a sottrarre alla categoria diritti contrattuali, autonomia di gestione e, in ultima analisi, anche le attività collaterali non oil presenti sugli impianti e per le quali vi è un impegno sottoscritto dal Governo, da ultimo nella persona del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri On. Gianni Letta”.
Per queste ragioni, il Coordinamento ha proclamato lo stato di mobilitazione generale, prevedendo anche il ricorso allo sciopero nazionale. Inoltre, continua la nota, “il Coordinamento, di fronte a scelte unilaterali del governo, in palese violazione degli accordi sottoscritti, annuncia di aver definito una propria proposta di profonda riforma della distribuzione carburanti tesa a liberare realmente le capacità imprenditoriali di 25.000 piccole imprese, per un mercato della distribuzione petrolifera moderno, europeo e competitivo”. Una proposta che verrà illustrata nella prossima settimana al settore, alle forze politiche e all’opinione pubblica.