E’ stato convocato il Tavolo permanente di confronto sul mercato petrolifero, così come preannunciato dal Ministro Paolo Romani, lo scorso 11 marzo, per il 22 marzo p.v., alle ore 10.30 presso la sede del MSE di Via Molise, 2 .
All’incontro sono stati invitati anche i membri della “Commissione tecnica di valutazione delle dinamiche sul prezzo dei carburanti”.
Il Ministro ha così dato seguito all’intendimento di incontrare nuovamente e personalmente i rappresentanti degli operatori e di tutti i soggetti interessati per affrontare le tematiche del settore petrolifero.
E’ un buon segnale di attenzione che Faib e la sua dirigenza avevano più volte segnalato, richiedendo la riconvocazione del Tavolo per riprendere un confronto serio e costruttivo, che stava procedendo in modo positivo, salvo i colpi di mano dell’ultima fase, operati in modo irresponsabile. La ripartenza del Tavolo alla presenza del Ministro è un buon segnale di attenzione, così come pure i suoi richiami ai documenti del giugno 2008 e del settembre 2010. L’auspicio è che si possa far ripartire un dialogo serrato e proficuo, a partire dai problemi più concreti della categoria e del settore petrolifero nel nostro paese.
In questo senso Faib e Fegica hanno inviato, facendo seguito alla richiesta ministeriale, il testo del DDL sulla riforma del mercato “Libera la benzina”.
Nella nota Faib e Fegica, dopo aver ricordato che questo settore è in regime di riforma permanente (ben 7 dal 1998 ) hanno rimarcato che “la liberalizzazione del mercato non si ottiene solo con l’installazione di un self service in più o in meno; non si raggiunge con un’apertura più lunga (e più costosa) degli impianti o con la comunicazione dei prezzi che favorirebbe una sorta di “Babele” comunicativa” come avviene oggi con il meno 6 o il meno 8 non si sa rispetto a cosa.
Per Faib e Fegica, nonostante qualche Alice nel Paese delle meraviglie, ci vuole altro per riformare profondamente un settore complesso, nelle mani – direttamente o indirettamente – di un’industria petrolifera che ha giocato su più tavoli, discriminando tra rete ed extrarete, marginalizzando migliaia di gestori e depauperando il proprio patrimonio.
Faib e Fegica, dopo aver ricordato che il testo è aperto al contributo e al dibattito, hanno evidenziato l’ampia azione di costruzione del consenso nel Paese, attraverso una raccolta di firme a sostegno dell’iniziativa che, in meno di tre mesi, vedrà almeno mezzo milione di cittadini condividere la proposta.