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Presidenza Faib, il Governo eviti aggravi gestionali ai gestori carburanti e acceleri sul tavolo di settore

 Discussi le proposte di Accordo con EG per gli impianti Esso e di IP. Varate le iniziative per il 60° anniversario della Faib

La Presidenza Nazionale Faib si è riunita martedì 18  Aprile 2023 per discutere del DM attuativo della L.23/23 sul cartello del prezzo medio carburanti; del Tavolo aperto al Mimit sulla Riforma della rete; di nuovi modelli  e schemi contrattuali; delle relazioni industriali e dei rinnovi degli Accordi con Eg per gli impianti Esso e della IP su rete ordinaria; dei rincari dei costi dell’ energia e di convenzioni con Aziende  specializzate; della vertenza Autostrada; del 60° anniversario della Faib e delle iniziative programmate; del riassetto organizzativo; di convenzioni con istituti bancari per le migliori condizioni per le transazioni elettroniche.

La Presidenza ha affrontato il tema del giorno dato dall’attuazione del DM scaturente dalla L.23/2023 evidenziando le novità sia in tema di comunicazione dei prezzi in vigore dal 24 luglio, (contestuale in caso di variazioni, in riduzione o in aumento, ed entro 8 giorni in caso di invarianza) sia il nuovo obbligo di esposizione del prezzo medio che scatterà dal 1° agosto, con adeguata esposizione del cartellone all’interno dell’area di rifornimento, entro le 10.30  se l’impianto apre entro le 8.30 o due ore dopo l’apertura del punto vendita, qualora fosse successiva. Il DM prevede l’aggiornamento giornaliero dei prezzi di Gasolio Benzina GPL Metano, in euro litro e in euro kilo per il Metano, ad esclusione solo dei casi di sospensione dell’attività di vendita e nell’ipotesi di guasto tecnico del sistema telematico del Mimit. Allo stato il testo del DM sembrerebbe ignorare, nonostante le numerose segnalazioni in sede tecnica, le difficoltà e le problematiche relative all’esposizione del nuovo cartellone nelle giornate festive. Su questo punto gli intervenuti hanno manifestato preoccupazioni e contrarietà evidenziando il possibile ricorso allo spegnimento delle colonnine self durante le domeniche, i giorni festivi e nel periodo feriale. La Presidenza Faib ha quindi chiesto che il Mimit chiarisca cosa realmente si intenda per “sospensione dell’attività di vendita”, e come si inquadra nell’attuale disciplina della legislazione regionale vigente in materia di orari di distribuzione dei carburanti laddove prevede un “orario minimo settimanale di apertura degli impianti della rete ordinaria con la presenza del gestore” e si parla di “sospensione dell’attività di vendita” nel caso di impianti che effettuano il turno domenicale o festivo con la presenza del gestore e di “sospensione dell’attività” per ferie. Per la Presidenza Faib, la previsione normativa del DM attuativo della L. 23/23 “sospensione dell’attività di vendita” è direttamente collegata all’attuale disciplina regionale che chiarisce che l’attività è sospesa, in tali impianti, nei giorni in cui non è prevista la presenza fisica del gestore; dunque: nei giorni domenicali o festivi, nel primo giorno feriale successivo alle domeniche o festività e nel periodo di ferie e si potrebbe ipotizzare anche nei giorni di malattia certificata se l’impianto è gestito dal solo gestore. Nell’attuale contesto della legislazione vigente, la previsione della bozza di decreto di attuazione dell’art. 1 del DL n. 5 sulla trasparenza dei prezzi, secondo cui “Non costituisce violazione dell’obbligo di esposizione del prezzo medio, di cui al presente decreto, il mancato aggiornamento del cartello in caso di sospensione dell’attività di vendita” dovrebbe, quindi, riferirsi a tutti i casi in cui sull’impianto non è fisicamente presente il gestore come sopra descritto.

In questo senso la Presidenza Faib ha deliberato di attivare le opportune iniziative verso il Mimit.

La Presidenza ha quindi affrontato il tema del Tavolo di settore per la riforma della rete aperto dal Ministro Urso al Mimit e affidato per il coordinamento al Sottosegretario Bitonci. Tra le questioni di maggior rilevanza sollevate negli interventi, riveste particolare importanza la riforma della rete e la sua strutturazione e quella della contrattazione e della lotta all’illegalità contrattuale e al rispetto delle condizioni di lavoro e di elevazione dei livelli di tutela e protezione e di marginalità minima garantita.

Per la Presidenza Faib, non c’è moralizzazione e lotta all’illegalità senza un necessario ed ineludibile contrasto all’illegalità contrattuale, che presenta profili etici e concorrenziali molto gravi, segnalati da Faib all’Antitrust nel corso dell’ultima audizione. Su questo aspetto della lotta all’illegalità contrattuale, che genera quello che Faib ha definito il “caporalato petrolifero”, la contrattazione obbligatoria di settore costituisce il punto di rottura dell’attuale sistema di evasione e di una futura riforma, costituendo presidio delle regole del comparto sul versante normativo, concorrenziale, deontologico. La Presidenza ha riconfermato la proposta circa la riforma della contrattazione con l’introduzione di una soglia dimensionale (ad es. per soggetti titolari di più di 100 p.v.) al di sopra della quale si renda obbligatorio – pena l’applicazione di condizioni economico-contrattuali individuate dal MiTE, nelle more della stipula degli Accordi Economici, nonché di sanzioni o mancati incentivi – contrattare e definire AA EE ai sensi della L. 57/2001, ipotizzando anche una contrattazione territoriale ed una orizzontale con la rappresentanza delle Associazioni maggiormente rappresentative a livello nazionale per i soggetti fino a 300 pv; la Presidenza ha anche rilanciato l’ipotesi della definizione, a cura del MiTE e sulla base degli AA EE depositati, per i casi dei titolari di autorizzazione al di sotto della predetta soglia dimensionale di 100 pv, di un margine medio di settore da riconoscere ai gestori come costo di distribuzione, dando la possibilità a chi lo desideri di attivare la contrattazione in sede territoriale, o, in alternativa, applicare  uno degli accordi sottoscritti, oltre alla definizione di ulteriori tipologie contrattuali da tipizzare tra le parti, maggiormente idonee a cogliere le diverse articolazioni della rete, ai sensi della L.27/2012, facendo salvi gli istituti contrattuali  a tutela dei gestori: bonus fine gestione, Cipreg, condizioni di lavoro e ferie, tutela della salute, rispetto delle condizioni eque e non discriminatorie per la gestione degli impianti. Su questi temi, meglio dettagliati nelle proposte già inviate al Mimit, la Presidenza Faib chiede al Ministro Urso e al Sottosegretario Bitonci di accelerare i lavori per la Riforma del settore.

Per quanto attiene alle relazioni industriali la Presidenza ha esaminato le proposte di rinnovo degli Accordi con IP e con Eg per gli impianti Esso.

Relativamente a quest’ultima, è stato illustrato come dopo un lungo negoziato, che ha conosciuto anche fasi di forte contrapposizione tra le OO SS e l’Azienda, con la sospensione della clausola del prezzo massimo, sia stata raggiunta una pre intesa che dovrebbe essere formalizzata nei prossimi giorni. La proposta di Accordo raggiunta riconosce ai gestori degli impianti Esso, riferiti alla proprietà di EG, margini base migliorati ed in linea con gli attuali valori di mercato, con importanti innovazioni rispetto alle dinamiche delle fluttuazioni dei prezzi e incentivazioni sulle performance del servizio. L’azienda ha confermato che il mercato italiano rientra nella propria strategia aziendale e in questo senso ha assicurato tutte le azioni a sostegno dell’immagine della rete e della sua manutenzione, così come anche sull’ottimizzazione della logistica in relazione alla caratteristica dei propri pv.  L’intesa, che dovrebbe avere un orizzonte temporale fino al 31 dicembre 2024, prevede anche l’avvio della bilateralità a  cui sono demandati importanti compiti di condivisione dei meccanismi dell’Accordo e delle dinamiche di settore. La Presidenza, assistita dal comitato di colore, ha approvato l’illustrazione dei contenuti dell’Accordo.

Per quanto riguarda la IP, la Presidenza ha analizzato, con il supporto del Comitato di colore, la proposta formulata dalla compagnia per il rinnovo dell’Accordo Economico alla luce dell’ultimo incontro tra Azienda e OO.SS svoltosi il 28 marzo us. Dopo attento e partecipato dibattito, l’organo dirigente della Federazione, apprezzando l’approccio dell’Azienda alla necessità di rinnovare l’Accordo, ha evidenziato che la proposta necessita di correttivi per cogliere le aspettative dei gestori della rete a marchio. Per la Presidenza,  le proposte economiche avanzate non coprirebbero l’incremento dei costi gestionali di tutti i pv; in questo senso, la conferma del mantenimento del cosiddetto margine unico si rivelerebbe nelle pieghe della proposta come margine a più sfaccettature e in alcuni passaggi si qualificherebbe come impositivo di scelte che attengono esclusivamente ai gestori, e tali da  far  emergere- nel complesso meccanismo contrattuale stretto tra fornitura in esclusiva e prezzo consigliato- profili di problematica interpretazione della normativa di settore, con aspetti che potrebbero far emergere posizioni di abuso di dipendenza economica. La riproposizione del margine unico, lasciando comunque marginalità differenziate che risulterebbero sotto il livello di rincari dei costi vivi registrati e in alcuni casi in peggioramento rispetto alle condizioni attuali, non appare sufficiente, soprattutto nel passaggio di portare sui consumi serviti le eventuali e migliori condizioni di gestione, in assenza di impegni sul differenziale prezzo servito/self. Difatti il margine unico viene segmentato e differenziato in ragione delle caratteristiche della rete e di scelte condizionate dall’azienda e dalla struttura degli impianti e scaricate sui gestori. Su questi aspetti, la Presidenza Faib, confermata la fiducia nel rinnovo dell’Accordo, su basi eque e rispettose dell’autonomia delle parti, ha incaricato la delegazione al tavolo di verificare i margini di miglioramento delle proposte avanzate.

Sulle relazioni industriali più in generale, la Presidenza Faib ha rilevato che è necessario aprire una nuova stagione di relazioni alla luce del nuovo scenario di settore investito-più di altri- prepotentemente dalla transizione energetica. In un quadro, con un orizzonte condizionato alla scadenza del 2035, caratterizzato da nuove motorizzazioni più efficienti e diversificate, da rincari dei costi di gestione, interni ed esterni al sistema, erogati insufficienti e redditività calante, anche in ragione dell’attuale schema negoziale tutto declinato sulla logica margine fisso/pro litro, è d’obbligo immaginare nuove mission per la rete e nuovi schemi contrattuali per la marginalità dei gestori. Quest’ultima annotazione evidenzia in generale un’impostazione sistemica che rischia seriamente di mandare in crisi il modello distributivo italiano, in assenza di una rivisitazione della strutturazione degli AA EE. Certo occorre pensare ad una nuova rete e ad una nuova negoziazione dove sia possibile una redditività di gestione che si costruisca nell’ambito di rinnovate relazioni industriali.

Sulla questione energia, la Presidenza ha valutato positivamente l’esperienza messa in campo da Innova Energia, il Consorzio d’acquisto di energia elettrica e gas costituito da Confesercenti, che ha consentito alle imprese di gestione delle aree di servizio carburanti di affrontare nel migliore dei modi la crisi energetica, continuando ad usufruire delle vecchie tariffe. In questo senso ha deliberato di rinnovare la convenzione in essere e di richiedere ad Innova Energia la riformulazione della proposta per il 2023/24.

Sulla vertenza Autostrade, la Presidenza, preso atto della pesante crisi del segmento, confermata alla recente Audizione con la Conferenza delle Regioni, valuta che è necessaria una forte riforma di sistema che sarà presentata al Tavolo ministeriale di settore, partendo dalla:

-separazione tra rete autostradale e gestione delle aree di servizio; in altre parole, occorre prevedere che chi gestisce il nastro del traffico autostradale, non gestisce le aree sosta, prevedendo concessioni separate e  gare di affidamento diversificate; a guadagnarci sarebbero lo Stato, che avrebbe nuove entrate, e i cittadini che avrebbero prezzi più competitivi;

-revisione della normativa di cui al decreto interministeriale 07.08.2015 in relazione al piano di razionalizzazione della rete distributiva, con l’obiettivo di procedere ad una riduzione delle aree di servizio al fine di aumentare l’efficienza dei punti vendita, in relazione agli obiettivi del PNRR e della doppia transizione energetica e digitale;

-revisione della normativa di cui al medesimo decreto interministeriale, in ordine ai requisiti essenziali per la partecipazione ai bandi di gara per l’assegnazione dei servizi, con espressa inclusione del principio della «sostenibilità economica» dell’impresa di gestione e della «remunerazione del gestore» e del principio di “regolarità contrattuale” nell’affidamento delle aree agli affidatari;

-liberalizzazione delle attività non-oil c.d. «sotto pensilina» (compresa la somministrazione di alimenti e bevande);

-affidamento al gestore- nell’ottica della continuità gestionale- di tutti i servizi energetici per la mobilità in autostrada, fino alla naturale scadenza contrattuale, alfine di avere un riferimento unico per gli automobilisti e in continuità con la normativa speciale di settore (L.1034/1970, DPR 1269/71, D. Lgs 32/98, L.57/2001, L.27/2012, Reg Ue 330/2010 come integrato dal 720/2022).

La Presidenza ha anche completato il riassetto organizzativo indicando i nuovi responsabili dei comitati di colore per Eni (Enzo Nettis), per IP (Benedetto Guglielmino), per Q8 (Flavio Convento), per Esso (Fabio Bertagnini), per Tamoil (Gabriela Ruggiu) e per i privati (Andrea Stefanelli). La Presidenza ha rivolto un caloroso ringraziamento per il lavoro svolto ai precedenti responsabili ed in particolare a Franco Iorio per Eni e a Roberto Proietti Barsanti per IP.

In riferimento alle transazioni relative ai pagamenti elettronici, la Presidenza ha varato l’approvazione di una nuova convenzione con Banca Sella per gli associati Faib che potranno consultarla presso le sedi territoriali di Confesercenti e nell’area riservata del sito faib.it

Da ultimo, la Presidenza, rilevato che il 2023 è l’anno del sessantesimo anniversario della Faib, un anno importante che la Federazione intende celebrare con alcune iniziative nelle città che hanno segnato la nascita e lo sviluppo della Federazione e con un evento finale da tenersi a Roma in autunno, ha varato una serie di iniziative che saranno dettagliate dalla Giunta nazionale.