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Presidenza Faib, eletta la Giunta Nazionale. Prioritario il confronto negoziale ma dure critiche alle Compagnie petrolifere che evadono pretestuosamente l'obbligo di rinnovare gli accordi. Sempre più difficile la sostenibilità delle gestioni

La Presidenza Faib riunita a Roma mercoledì scorso ha dato seguito alle deliberazioni statutarie procedendo all’elezione della Giunta Nazionale; l’organismo di Presidenza ha discusso del Contratto di Commissione e delle nuove tipologie contrattuali, sia in riferimento a quello firmato con Assopetroli che a quello attualmente in discussione con Unione Petrolifera.
La Presidenza ha riservato un lungo ed articolato dibattito allo stato delle relazioni industriali e dei Tavoli aperti con le petrolifere, con accentuazioni di forti critiche sulle politiche e le strategie messe in atto.
Sul DDL governativo di ristrutturazione della rete carburanti, l’Organismo federale ha condiviso l’impostazione data dalla delegazione al Tavolo ministeriale accentuando l’esigenza di garantire strumenti di welfare per i gestori in uscita dal settore che come denunciato dal comunicato della Presidenza rischiano di essere oggetti di una razionalizzazione selvaggia.
Nel dettaglio, la Presidenza Faib riunitasi nella sua prima seduta all’indomani dell’Assemblea Elettiva svolta a Roma il 18 ottobre scorso ha provveduto ad eleggere, come da statuto, la proposta avanzata dal Presidente Martino Landi di composizione della nuova Giunta Nazionale, articolata con la nomina dei membri effettivi, degli invitati permanenti delegati a funzioni specifiche e i Funzionari rappresentativi di tutto il territorio nazionale, in modo da garantire il massimo di collegialità alle deliberazioni dell’Organo esecutivo della Federazione. La Presidenza ha rimandato alla prossima riunione di Presidenza la nomina dei Vice Presidenti. La nuova Giunta, proposta ed eletta con un voto contrario ed un astenuto, è così composta:

Martino Landi, Presidente Nazionale Faib
Antonino Lucchesi, Presidente Faib Autostrade
Gaetano Pergamo, Coordinatore Nazionale
Rosanna Canestri, Faib Autostrade
Gianni Nettis, Faib Piemonte
Flavio Fertonani, Faib Lombardia
Mariano Peraro, Faib Veneto
Aldo Datteri, Faib Liguria
Pietro Calersi, Faib Emilia Romagna
Andrea Stefanelli, Faib Toscana
Roberto Proietti Barsanti, Faib Umbria
Franco Iorio, Faib Lazio
Matteo De Sanctis, Faib Molise
Ferruccio Schiavello, Faib Calabria
Stello Bossa, Faib Sicilia

Delegati del Presidente, invitati ai lavori di Giunta con deleghe specifiche che verranno assegnate in occasione della prima riunione, sono:

Fabio Bertagnini, Faib Genova
Gianni Crecco, Faib Latina
Maria Grazia Terzulli, Faib Torino
Patrizia Sbardolini, Faib Brescia

 

Il Presidente ha poi formalizzato l’invito alla partecipazione ai lavori di Giunta ai Funzionari Territoriali più significativi per Regioni ed aree geografiche.
Dopo un breve saluto del Coordinatore Nazionale Gaetano Pergamo, che ha espresso la vicinanza e la solidarietà della Faib e della Confesercenti ai colleghi gestori della Sardegna, coinvolti nella tragica alluvione che ha devastato quei territori, ed ha illustrato i temi all’ordine del giorno, la parola è passata al Presidente Landi che nel ringraziare tutti gli intervenuti ha augurato ai nuovi membri della Presidenza Nazionale buon lavoro e invitato ad adoperarsi con spirito di gruppo, per affrontare questo momento difficile e delicato che sta attraversando il paese e in particolare la categoria dei gestori, stretta nella morsa della crisi dei consumi e del difficile contesto in cui sono chiamati ad operare.
La razionalizzazione della rete carburanti, le nuove forme contrattuali, le relazioni industriali sono state al centro della relazione del Presidente che ha illustrato punto per punto i passaggi salienti del confronto in atto. Sulla razionalizzazione Landi ha riaffermato la necessità di procedere con tempi certi, e nell’ambito di un confronto aperto con il Governo e tutta la filiera petrolifera, ad una norma concertata e non più rinviabile di razionalizzazione e ristrutturazione della rete carburanti, partendo dalla bozza di Disegno di Legge che il Governo ha inserito all’interno del Decreto del fare per la definitiva approvazione. Tenendo in giusta considerazione le proposte di integrazione avanzate dalle Associazioni dei gestori ed in primis quella riguardante la necessità di garantire un’uscita assistita ai gestori espulsi dalla rete i cui proprietari degli impianti non chiudono le stazioni ma le riconvertono in automat. A tal proposito Landi ha espresso rammarico per la mancata accoglienza di alcuni emendamenti che Faib, Figisc e Fegica hanno avanzato già in sede di consultazione ministeriale, come quella per esempio riguardante la mancata liberalizzazione delle licenze sui tabacchi.
Sulle nuove forme contrattuali, dopo l’illustrazione del contratto di commissione siglato con Assopetroli e Grandi Reti, Landi ha evidenziato che l’Unione Petrolifera, raccogliendo l’invito del Sottosegretario Prof. De Vincenti, formalizzato nel corso dell’Assemblea Elettiva di Faib dello scorso 18 ottobre, si è resa disponibile a ricercare una intesa su basi nuove sulle forme contrattuali, riconoscendo il secondo livello negoziale obbligatorio, che definisca gli aspetti economici e normativi tra ogni singola azienda e rappresentanze associative. Su questi aspetti la Presidenza ha preso atto della nuova impostazione assunta da Unione Petrolifera e formalizzato il proprio assenso alla continuazione del confronto per la definizione sintetica delle nuove tipologie contrattuali da definire in sede di accordi di colore; tipologie che è del tutto evidente non possono essere in nessun caso applicate senza la completa definizione dei rilevanti profili economici e normativi definiti dalle Associazioni dei gestori di volta in volta in modo collettivo con le singole Compagnie.
Sulle relazioni industriali il Presidente ha fatto un resoconto dettagliato delle relazioni, Compagnia per Compagnia, denunciando il senso di smarrimento delle petrolifere di fronte alla crisi e la conseguente mancanza di strategia che si evince dai continui cambi di politiche commerciali. Da ciò deriva il fermo contrattuale in atto, i continui rinvii, l’inconcludenza dei Tavoli. La Presidenza sull’argomento ha impegnato un prolungato confronto interno. E’ stata segnalata la necessità di rinnovare gli accordi, in questo particolare momento storico, contrassegnato dalla più lunga crisi economica dei tempi moderni. Il dibattito si è concentrato sul confronto con le singole aziende, soffermandosi sul tavolo Eni che dopo una fase di confronto serrato ha subito un brusco rallentamento. Nonostante la disponibilità da parte delle Associazioni dei gestori a discutere a tutto campo delle proposte avanzate – che sono state giudicate interessanti – non si è ancora arrivati alla formalizzazione da parte dell’Azienda di un’ipotesi organica di intesa. Il prolungarsi del negoziato, a fronte di un accordo ormai scaduto da due anni, comincia a destare non poche preoccupazioni sulle reali intenzioni dell’azienda e rischia di logorare gli spazi di disponibilità finora garantiti al Tavolo, con l’insorgere di dubbi sull’esito del confronto, in ragione di motivate sofferenze che si riscontrano sulla rete.
Landi ha ricapitolato poi il rapporto con Esso, segnalando i vari passaggi del Tavolo di colore. Il dibattito della Presidenza, sulla base della relazione Landi e dei membri del Comitato di Colore, ha giudicato positivo il confronto già avviato con Esso, che con una metodologia di lavoro mirata ha evidenziato significative convergenze e potrebbe – ma il condizionale è d’obbligo – portare al rinnovo dell’Accordo in tempi abbastanza rapidi se il negoziato riuscirà a definire a breve gli ultimi aspetti in discussione e a valorizzare il ruolo dei gestori.
Su TotalErg e Q8 il Presidente ha riferito della ripresa del Tavolo. Nelle loro specificità e diversità, Landi ha segnalato le attività messe in atto dalla Federazione sia d’intesa con le altre sigle che direttamente. Con le due Compagnie, nonostante le diverse posizioni espresse al Tavolo di confronto prosegue, dunque, faticosamente il tentativo di trovare soluzioni condivise, sia a causa della politica aggressiva e discriminatoria nei confronti dei propri gestori, con la trasformazione sempre più numerosa della propria rete in impianti ghost, in contrasto anche con la normativa vigente, sia per l’atteggiamento tenuto al Tavolo negoziale. La Presidenza ha dato mandato alle delegazioni di colore di valutare l’opportunità di operare, nel rispetto delle diversità esistenti, con tutti gli strumenti negoziali disponibili per accelerare in senso positivo il confronto.
Il Presidente passando alla Tamoil non ha potuto non censurare il grave atteggiamento tenuto dalla compagnia. Nei confronti di Tamoil è stata sollecitata da parte della Presidenza una verifica diretta con l’azienda, per capire se esiste la volontà di superare insieme le difficoltà che i gestori a marchio stanno affrontando, mettendo in campo, in caso contrario, iniziative di tutela politico- sindacale con ricorso a tutti gli spazi di difesa dei gestori, anche a livello di azioni legali.
Su Api-IP Landi ha detto che, dopo numerose richieste di incontri cadute nel vuoto e la programmazione unitaria dello stato di agitazione dei gestori con la proclamazione di uno sciopero di colore calendarizzato per il giorno 11 dicembre, è arrivata finalmente una proposta di incontro per il 4 dicembre.
Landi ha fortemente criticato la politica aziendale e dichiarato che, in attesa di quell’incontro, è stato deciso unitariamente di sospendere quella iniziativa e rilanciarla qualora l’azienda continui sulla politica di superare le rappresentanze sindacali e concordare con ogni singolo gestore condizioni economiche in spregio alle leggi di settore. Un modo di operare che si pone al di fuori della normativa di settore e degli accordi di colore e che come tale sarà segnalato e denunciato alle autorità competenti, politiche e giudiziarie.
Su Shell sono state ribadite le preoccupazioni per il destino dei gestori a marchio e di una grande azienda rovinata dalle politiche miope e senza strategia. Anche verso Shell la Presidenza, alla luce dell’evoluzione di mercato che riguarda l’azienda, ha formulato la necessità di procedere ad un forte richiamo al rispetto della normativa e a pretendere il rispetto di essa in tutte le sedi.
Per il settore autostradal
e è intervenuto Tonino Lucchesi, riconfermato nel suo incarico di Presidente di Faib Autostrade, che ha rappresentato le difficoltà di quel segmento legato alla caduta verticale dei consumi e al confronto avviato con le compagnie petrolifere , i concessionari autostradali e il Governo sia sul rinnovo delle concessioni che degli accordi scaduti. Su questi aspetti la Presidenza ha apprezzato il lavoro svolto dal Coordinamento, riconfermando la piena fiducia alle delegazioni operanti sul segmento autostrade, ribadendo l’esigenza di un confronto con gli attori della filiera e la primaria necessità di privilegiare il negoziato e la ricerca degli accordi con le Compagnie.
Particolare preoccupazione è stata espressa dalla Presidenza rispetto ai dati divulgati da Confesercenti sulle chiusure legate alla crisi del settore che ha costretto oltre 1000 operatori a lasciare la propria attività nei primi 10 mesi del 2013, schiacciati da una contrazione delle vendite che si ripete negli ultimi tre anni a causa certamente della crisi economica ma anche e in modo prevalente di un enorme tassazione che gli ultimi Governi hanno inteso mettere sui prodotti petroliferi, con il continuo aumento di tasse e balzelli sia a livello centrale che locale. L’insieme del carnet tariffario, allestito per la gestione delle stazioni di servizio da Stato ed enti locali e strumentali, unitamente alle spese di gestione ha azzerato i ricavi dei gestori, giungendo a mangiarsi il margine riconosciuto dagli accordi. Una situazione insostenibile che richiede una generale revisione delle politiche industriali, una nuova ripartizione, più equa, degli oneri operativi e una presa d’atto dello stato di difficoltà della rete.
La Presidenza in conclusione dei lavori ha dato mandato alla Giunta di lavorare sul territorio per organizzare iniziative di protesta per difendere il diritto al lavoro, il riconoscimento e il rinnovo degli accordi e una giusta tassazione che non strozzi le gestioni con imposte e balzelli impopolari come l’ultima legata allo smaltimento delle acque reflue e addirittura alle previsioni climatiche legate alle acque piovane.
La Presidenza ha chiesto ai partecipanti di sensibilizzare le autorità locali sui rischi che corre la sostenibilità del servizio carburanti nelle varie comunità locali, coinvolgendo i sindaci e gli organi di governo centrale, denunciando la concorrenza sleale posta a carico dei benzinai dalle Compagnie che praticano negli stessi bacini prezzi ed offerte commerciali a danno dei gestori, vincolati all’obbligo di acquisto in esclusiva, ben oltre il margine a loro riconosciuto, denunciando l’abuso di posizione dominante, di concorrenza sleale, di condotte commerciali responsabili di esiti fallimentari sulle aree di servizio.