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Presidenza Faib: avanti per le nuove tipologie contrattuali. Ferma condanna delle iniziative Eni, varate azioni di contrasto. Verso la mobilitazione della Categoria contro la crisi del settore e per il rilancio della contrattazione con le Compagnie

La Presidenza Nazionale della Faib, riunita a Roma, ha discusso dei vari punti all’odg.
Il dibattito ha affrontato la questione dell’attuazione dell’Art.17 relativo alle nuove tipologie contrattuali e lo sforzo messo in atto dalla filiera per giungere alla definizione di nuovi contratti.
La Presidenza Nazionale in particolare ha sollecitato il gruppo dirigente Faib al massimo impegno per giungere ad una positiva conclusione dei compiti delineati dal legislatore nell’Art.17 della Legge 27/2012 che affida alla componente associativa della filiera l’individuazione delle nuove tipologie contrattuali. In questo senso la Presidenza, esaminando le varie proposte avanzate, ha sottolineato il grande valore, anche simbolico, della capacità di autoriformarsi che il settore potrebbe esprimere, evitando interventi esterni e indicazioni di parte che risponderebbero solo a logiche di divisione della Categoria.
Alla base delle proposte di tipizzazione contrattuale dovrà esserci la centralità della negoziazione degli aspetti economici e normativi tra Associazioni dei gestori e singola Compagnia, la tipizzazione dell’abuso di dipendenza economica e delle condizioni eque e non discriminatorie: condizioni essenziali e non eludibili per procedere alle nuove tipologie contrattuali.
Una sfida che le Associazioni debbono saper cogliere e portare a termine. Il fallimento del tavolo tra le Associazioni sancirebbe una sconfitta per tutti .
La Presidenza ha poi esaminato il quadro delle relazioni industriali ricavandone un giudizio complessivamente negativo verso tutte le Compagnie che hanno contratti e accordi scaduti e in vario modo si sottraggono al confronto. Un quadro deludente e critico che si somma alle iniziative di pricing condotte senza una logica industriale.
La Presidenza si è soffermata, tra l’altro, sulla questione dell’iniziativa “ Riparti con Eni” lanciata lo scorso fine settimana sugli impianti della rete a marchio aderenti all’iniziativa “Iperself h24”.
Come si ricorderà la Faib – unitamente alla Fegica – non ha sottoscritto alcun accordo sull’Iperself h24, giudicandolo penalizzante per i gestori in quanto tende alla marginalizzazione dello stesso sul suo impianto e a spostare litri di erogato da una modalità all’altra, andando ad intaccare e compromettere l’equilibrio economico finanziario del p.v.
Su questo punto rimangono le critiche all’azione Eni, di merito e di metodo.
Se l’Eni avesse voluto fare un investimento reputazionale, come dichiarato, avrebbe dovuto estendere l’iniziativa a tutta la rete, comprese le aree autostradali, in drammatica crisi, e nel normale orario di apertura e chiusura, senza ulteriori stress per una Categoria tartassata e in forte crisi economica a causa proprio del caro carburanti.
Ciò detto, le iniziative di pricing produrranno – come la storia dimostra – un immediato riallineamento delle altre Compagnie, annullandone il vantaggio competitivo con l’effetto di affossare ancor di più le gestioni e gli standard di servizi.
Perché queste attività produrranno l’impoverimento delle attività ordinarie sulle aree. Verosimilmente, infatti, assisteremo alla concentrazione della maggior convenienza nei fine settimana e alla conseguente riduzione delle operazioni di vendita oil e non oil nei rimanenti giorni, con grave decadimento dell’offerta della rete e degli investimenti sostenuti.
In questo senso “Iperself h24” e “Riparti con Eni” sono due azioni diverse che si muovono nella stessa direzione: verso la selfizzazione spinta e l’emarginazione di pezzi importanti della rete oltre che del ruolo del gestore. Una direzione che non può incontrare – per le modalità attuative e per i contenuti contemplati, varata unilateralmente fuori da un percorso di innovazione e di ammodernamento condiviso – l’assenso sindacale.
Eppure – senza chiusure pregiudiziali – avevamo suggerito, su “Iperself h24”, correttivi ed integrazioni, allo stato, purtroppo, ancora in fase di negoziazione.
La promozione che si innesta sul “Iperself h24”, “Riparti con Eni” dal nostro punto di vista è un’azione diversa e nuova per modalità, per entità, per durata, per impatto.
Proprio per questa considerazione contestiamo ad Eni – come avevamo già fatto anche per ”Iperself h24” – la necessità di non discriminare gli operatori della rete a marchio e dunque di proporla a tutti i propri gestori che abbiano impianti dotati di accettatori di banconote.
L’abbassamento dei prezzi alla pompa è stato uno degli obiettivi dell’azione e della rivendicazione sindacale degli ultimi mesi, per dar respiro agli erogati e ai bilanci dei gestori, restituendo potere d’acquisto ai consumatori. Alla luce di questa considerazione è inaccettabile l’esclusione di alcuni operatori della rete a marchio.
Su questo punto l’Azienda, accogliendo le istanze delle Associazioni, nell’incontro del 20 giugno u.s., ha preso l’impegno di dare le stesse possibilità in termini di pricing a tutti coloro che lo richiederanno .
Allo stesso modo, l’azienda ha rivisto – dopo la nota di Faib e Fegica che denunciavano una situazione di reale difficoltà e pericolo – l’orario di cambio del prezzo della promozione, spostandolo dalla mezzanotte della domenica alle sette del mattino successivo e anticipando alle 22 la richiesta di anomalo presidio dell’impianto.
Faib, in questo quadro, pur apprezzando alcuni miglioramenti, ribadisce la richiesta di ripensare le modalità operative di “Riparti con Eni” legate all’equivoca formulazione di richiesta di presidio dell’impianto e rimarca la propria contrarietà, in attesa di chiarimenti su questo punto.
Una richiesta che – abbiamo denunciato – ha evidenti profili di impraticabilità giuridica oltreché per far ricadere sulle imprese a marchio nuovi oneri aggiuntivi che si pongono al di fuori del contesto negoziale e regolatorio voluto dalle Leggi regionali e dalle ordinanze comunali e per essere inaccettabili per il peggioramento delle condizioni di vita. Su questo punto, la Presidenza ha evidenziato l’evidente stato di violazione degli accordi sottoscritti e di violazione delle norme di settore mentre diverse realtà regionali e provinciali Faib hanno preannunciato esposti e segnalazioni alle Autorità regionali e locali.
Ciò detto si ribadisce quanto già affermato in altre occasioni e cioè che “il gestore è pienamente nella possibilità di fornire la propria adesione alle iniziative commerciali dell’Azienda, laddove le trovi convincenti e convenienti e allo stesso tempo, a maggior ragione, è legittimato a respingerle, quando non ne riscontri la convenienza, in quanto soggetto economico autonomo ed indipendente che risponde, nell’ambito contrattuale, solo ed esclusivamente al proprio bilancio aziendale”, anche alla luce, in questo caso, “del rispetto delle norme di Legge regionale e delle relative ordinanze sindacali”.
Sulla moneta elettronica la Presidenza ha apprezzato la relazione del Presidente Landi che ha illustrato lo stato dei lavori del tavolo ministeriale che sta approfondendo la discussione per trovare un’intesa per la gratuità dell’utilizzo delle carte di credito. In particolare è stato rivolto un ringraziamento al Sottosegretario De Vincenti per l’intensa attività svolta per far rispettare la norma che il sistema bancario e delle carte di credito contesta e cerca di eludere. Al momento sono in corso incontri tra gli operatori per addivenire ad una soluzione equa anche nell&rsqu
o;ambito del tavolo in piedi al Ministero dell’Economia sui costi della moneta elettronica.
Sulla questione della crisi degli impianti in autostrade è stato sollecitato dalla Presidenza un passo avanti di Governo, Compagnie e Società Autostrade. La crisi ha assunto dimensioni preoccupanti e molte gestioni sono sul punto di chiusura. Le nuove iniziative di pricing intraprese sulla rete ordinaria acuiscono ancor di più lo stato di sofferenza e tradiscono le vere intenzioni di alcune Compagnie orientate a lasciare il segmento autostrade, il vero corridoi della mobilità privata nazionale. Un segmento che non può essere abbandonato solo a se stesso e che necessità di un’azione forte di indirizzo e di rinnovo della governance.
Per tutte queste ragioni la Presidenza della Faib ha proposto di mettere in calendario – come Coordinamento unitario Faib Fegica, unitamente alla Figisc – iniziative di contrasto e protesta di tutta la Categoria contro la politica delle Aziende, la selfizzazione selvaggia, la crisi del settore, il carico fiscale e la speculazione bancaria: tutti fattori che mettono a rischio il futuro dei gestori.
Infine la Presidenza Nazionale ha fissato per la primavera del 2013 la data per l’Assemblea elettiva della Faib e per la celebrazione del cinquantenario dell’Associazione .