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Petrolio, Iea: "Fonte energetica principale ancora per molti anni"

“Il petrolio è e continuerà a rimanere per molti anni la fonte principale di energia del mondo”. E’ la previsione dell’Agenzia internazionale dell’energia (Iea), nel “World energy outlook” del 2008, documento nel quale l’organismo di Parigi delinea gli scenari futuri della risorsa energetica. Seocndo l’Iea, inoltre, sono stimate in circa 3.500 miliardi di barili le risorse recuperabili totali di petrolio convenzionale (quello liquido puro, che fuoriesce dal sottosuolo), che includono riserve iniziali accertate e quelle probabili dei giacimenti scoperti, aumento delle riserve e petrolio non ancora scoperti. “E ad oggi – evidenzia il rapporto – solo un terzo di questa cifra (1.100 miliardi di barili) è stato prodotto”. Le risorse non ancora scoperte contano per circa un terzo del petrolio restante recuperabile, concentrato tra Medio Oriente, Russia, e regione del Caspio (Turchia, Iran, stati caucasici e Afghanistan, ma soprattutto le ex repubbliche sovietiche, dove scorre il 30% del fabbisogno mondiale di gas e petrolio). Comprese tra 1.500 e 2.000 miliardi di barili, invece, le risorse di petrolio non convenzionale, ovvero quello non puro ma mischiato ad altre sostanze. A conti fatti, dunque, le risorse di greggio complessive potenzialmente recuperabili nel lungo periodo sono stimate a circa 6.500 miliardi di barili. Se poi si aggiungono le tecnologie di liquefazione di carbone e gas, questo potenziale arriva a circa 9.000 miliardi. A fronte di un simile scenario secondo l’Agenzia internazionale dell’energia, “nel 2030 i combustibili fossili conteranno per l’80% del mix energetico primario mondiale”, con il petrolio che “continuerà a rimanere il combustibile preponderante”.