Con una nota a firma dei tre Presidenti, Faib, Fegica e Figisc hanno diffidato Petrolifera Adriatica, tramite il Direttore rete Lucio Scoponi, a negoziare per l’ Accordo economico ex L.57/2001 e per fronteggiare l’emergenza Coronavirus.
Nella nota le tre Federazioni, registrano “…un incredibile quanto ingiustificato silenzio di fronte all’esigenza di addivenire quanto prima alla stipula di un Accordo siglato ai sensi della L. 57/2001 e del D.lgs. 32/98 e della L.27/2012, che sollevi le gestioni dall’incertezza economica e normativa nella quale versano dal momento del subentro della sua Azienda nella proprietà dei punti vendita alla Esso italiana. Questo silenzio appare ancora più fragoroso e prossimo alla fuga dalle responsabilità in concomitanza con l’emergenza Coronavirus che da due mesi sta flagellando l’Italia e il resto del Mondo.”
Per Faib Fegica e Figisc è “intollerabile il vostro sottrarvi a fronte della drammatica emergenza da Covid-19 in cui è precipitato il paese e il nostro settore, con i gestori lasciati da soli in prima linea a fronteggiare il pericolo contagio e il crollo degli erogati.”
I Presidenti proseguono affermando “Ad ognuno le sue responsabilità, soprattutto in questo frangente in cui è un fatto incontrovertibile che mentre tutti i principali soggetti petroliferi operanti sulla rete si sono attivati per non lasciare soli i gestori di fronte alla drammatica emergenza, dotando, direttamente o indirettamente, gli operatori della rete vendita dei necessari DPI, Petrolifera Adriatica ha abbandonato, al di là di generiche affermazioni di diponibilità ad affrontare eventuali, ed eventualmente, criticità, i suoi gestori al destino del possibile contagio da Coronavirus.”
Faib Fegica e Figisc “denunciano, salvo ogni altra ulteriore azione a tutela della categoria rappresentata, la fredda determinazione della sua azienda di sottrarsi all’obbligo contrattuale di fornitura delle attrezzature necessarie a mettere i suoi gestori nelle condizioni di operare sulla rete, violando peraltro il protocollo sulla normativa in materia di sicurezza sul lavoro, condivisa dal Governo con le parti sociali, senza neanche prevedere una polizza assicurativa in caso di contagio, come prevista dagli altri soggetti petroliferi, né tantomeno l’impegno a fornire e/o rimborsare ai propri gestori i costi dei presidi sanitari…Contrariamente ad altri operatori, e a ciò che raccomanda la sua stessa Associazione di categoria, Assopetroli, che ha firmato un apposito Accordo con le scriventi, Petrolifera Adriatica ha lasciato soli i gestori di fronte alla grave crisi sanitaria ed economica, derivante dal crollo degli erogati e dunque dagli azzeramenti dei ricavi, che non consentono di garantire il servizio di rifornimento carburanti, facendo cadere nel vuoto la proposta di Accordo straordinario avanzata dalle Federazioni dei gestori in data 7 aprile.”
Faib Fegica e Figisc, riservandosi “… ogni ulteriore azione nella disponibilità delle scriventi, nessuna esclusa, tesa alla tutela innanzitutto della salute e quindi degli interessi dei propri rappresentati” diffidano “l’azienda ad adempiere agli obblighi della contrattazione stabilita dalla legge 57/2001 in combinato disposto con il D.Lgs 32/98 e la L.27/2012 oltre che con il Regolamento CE 330/2010, ritenendola sin d’ora responsabile direttamente verso i gestori per eventi derivanti da contagio da Coronavirus e di diffusione colposa di epidemia per omessa dotazione della strumentazione di protezione per i gestori e i loro dipendenti oltre che per interruzione di pubblico servizio qualora dovesse intervenire il mancato rifornimento di prodotti petroliferi per mancanza di risorse causate dall’emergenza sanitaria in corso.”