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Passi avanti al Ministero tra UP e Associazioni dei gestori per la riforma dei contratti

L’incontro tra Unione Petrolifera e le Associazioni dei gestori al Ministero dello Sviluppo Economico segna ulteriori passi in avanti tra le parti impegnate a trovare nuove forme contrattuali tra società petrolifere e gestori di impianti di distribuzione carburanti.
Le parti, dopo settimane di confronto, svolto all’interno del quadro normativo disposto con il Decreto Legislativo 11.2.1998, n. 32, così come integrato e modificato dalle Legge 496/99 e 57/01, hanno concordato sull’opportunità di una riforma su due livelli della contrattazione di settore.
Uno generale, per quanto riguarda i diritti, valido erga omnes, su tutta la rete, con tanto di sanzioni per i soggetti in violazione; e un altro livello di contrattazione, per quanto riguarda gli aspetti economici, da portare a livello verticale, con le singole compagnie.
Nello specifico della contrattazione si è anche affinata una ipotesi di previsione di maggior flessibilità che in alternativa al solo contratto di fornitura ovvero somministrazione preveda l’utilizzo di differenti tipologie contrattuali – commissione, agenzia, franchising – per l’approvvigionamento degli impianti di distribuzione carburanti, purché preventivamente tipizzate, a livello istituzionale, previa concertazione interassociativa tra le Associazioni di categoria dei gestori degli impianti di rifornimento carburanti maggiormente rappresentativo a livello nazionale e quelle delle compagnie petrolifere e dei retisti indipendenti, in rappresentanza dei titolari delle autorizzazioni e regolarmente pubblicizzate dal Ministero.
Al tavolo sono state riproposte le questioni del diritto di prelazione, in forma individuale e collettiva, e la questione della sicurezza e dell’assicurazione obbligatoria sugli impianti, a copertura dei rischi connessi all’attività dei gestori.

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