Sospesa la chiusura notturna
Come deliberato dall’Assemblea dei gestori autostradali, riunita a Milano lo scorso 9 aprile, sono in fase di avvio le iniziative di mobilitazione della Categoria su tutta la rete autostrade programmate per il mese di maggio.
Il programma fa seguito alle azioni intraprese dalle Associazioni di Categoria a tutela degli operatori associati.
I gestori della rete autostradale hanno da oltre due anni proclamato lo stato di crisi e lo stato di agitazione per la grave situazione di difficoltà delle imprese di gestione delle stazioni di servizio, gravemente penalizzate dalle politiche industriali delle Compagnie petrolifere e delle Società di gestione delle tratte.
Sul segmento Autostrada sono state riversate tutte le contraddizioni del sistema della distribuzione carburanti in Italia. A fronte di una situazione divenuta insostenibile l’Assemblea dei gestori ha deciso di attuare le seguenti iniziative :
– Interventi di riequilibrio del conto economico delle gestioni con un aggiustamento mirato sul prezzo al pubblico, considerando prezzi speciali come variabili indipendenti e concentrandosi solo sulla "univocità" dei costi preferibilmente per tratta o, dove non ciò non fosse possibile, con interventi generalizzati e relativo “spegnimento” dei "benzacartelloni"
– Rifiuto dell’accettazione delle carte aziendali fidelity a partire dal 1° al 7 maggio compreso
– Interruzione dell’accettazione delle carte di pagamento aziendali a partire dal 1° al 7 maggio compreso
– Conferma della cessazione immediata della comunicazione dei corrispettivi finalizzati al calcolo della royalty
Rispetto alla chiusura notturna degli impianti dalle ore 22,00 alle 06,00, dal 3 al 7 maggio p.v., la Commissione di Garanzia sul diritto allo sciopero ha invitato le Associazioni dei gestori a revocare lo sciopero per violazione dell’Art. 7 del regolamento, (c.d. divieto di proclamazione plurima) per aver proclamato scioperi a pacchetto.
In seguito alla nota della Commissione, Faib aveva chiesto ai colleghi di Anisa e Fegica di valutare uno slittamento della chiusura notturna degli impianti dal 5 al 7 maggio, in modo da dare correttamente alla Commissione il tempo di valutare la nuova formulazione della protesta, recependo, pur senza condividerli, parte dei rilievi ed evitando di disattendere ad una precisa prescrizione della stessa Commissione.
Anisa e Fegica hanno ritenuto di voler comunque procedere alla chiusura degli impianti dal 3 al 5, senza attendere le valutazioni dell’Organismo istituzionale.
A fronte dell’immotivata decisione (considerato che non c’era differenza di durata della eventuale chiusura), che si configura anche come sgarbo istituzionale, Faib ha valutato di aderire alle richieste della Commissione e pertanto di non partecipare alla chiusura degli impianti. Faib, nella nota inviata alla Commissione di Garanzia, rimarcando il proprio diverso avviso rispetto al dettato del regolamento e ribadendo la piena e legittima dichiarazione della protesta, in quanto non sussistenti gli estremi della violazione indicati, ha richiesto sul punto un esplicito chiarimento da parte della Commissione, aderendo nel contempo, per responsabilità e sensibilità istituzionale oltre che per il giusto riconoscimento della positiva azione di mediazione svolta dalla stessa nel corso della vertenza autostrada in atto, all’invito del Presidente dell’Organismo preposto al corretto svolgimento del diritto di sciopero.
La vertenza, come è facilmente intuibile, non si esaurisce in questi giorni ma ci vedrà ancora impegnati nelle prossime settimane, con la necessità di dispiegare relazioni e sostegni a tutti i livelli.
La stessa Commissione di Garanzia sarà nuovamente chiamata a raffreddare la vertenza, avviando di fatto un tentativo di riapertura del confronto tra le parti. Da questo punto di vista, alienare alla Categoria tutti gli interlocutori istituzionali non è un buon viatico per il successo della vertenza.
Faib riconferma la partecipazione a tutte le manifestazioni di protesta e mobilitazione e si prepara a tutte le altre forme di pressione, di agitazione e scioperi, ivi compresa la programmata chiusura degli impianti per l’11 e il 12 giugno p.v., nel pieno rispetto delle Leggi e nell’ambito delle decisioni unitariamente assunte.