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Nuove formule contrattuali, riunito il Comitato di colore Eni Faib

Si è riunito il 21 febbraio 2024 il comitato di colore Eni dei gestori Faib.

La riunione fa seguito all’incontro avuto dalle tre Federazioni dei gestori con la compagnia per fare il punto delle relazioni.

La riunione si è aperta con la relazione introduttiva dei partecipanti al Tavolo che hanno rappresentato le riflessioni emerse nel confronto, anche alla luce delle criticità registrate sul territorio, soprattutto in ordine alle nuove forme  contrattuali di affidamento in gestione di appalto dei punti vendita, per la verità presenti sulla rete da oltre un decennio e giunte al punto da dover necessariamente essere regolamentate.

La Federazione ha rappresentato alla compagnia che la proposta contrattuale avanzata alle gestioni si  pone fuori dal perimetro normativo di settore che è disciplinato, per le peculiarità e caratteristiche proprie, da una legislazione speciale, andando al di là degli istituti contrattuali previsti  dalla norma, depositati e tipizzati tra le parti. Detto questo, la Federazione ha invitato l’Azienda a ripensare la propria azione, nei tempi, nei modi e nella tipologia e sollecitato a rappresentare le problematiche alla base della strategia aziendale evidenziando la disponibilità e al tempo stesso la necessità di avviare un approfondito confronto finalizzato, nell’alveo della regolarità contrattuale, a rilanciare le relazioni gestori azienda.

Il Comitato, segnalando il proprio disagio nel contesto determinatosi, ha sottolineato l’esigenza di andare al rinnovo dell’accordo economico scaduto il 31.12. 2023 ed ha condiviso la disponibilità, manifestata dalla Delegazione in sede di incontro, di serrare un confronto puntuale e di merito su nuove forme contrattuali, da esaminare in sede interprofessionale,  da tipizzare, definire e introdurre nel settore, senza disperdere la sostanza dei diritti e delle conquiste della categoria che con grande sacrificio e impegno ha consolidato nel corso degli anni, sotto il profilo economico e normativo, presidiando i requisiti di tutela e rafforzando i profili professionali.

Il Comitato, dopo un lungo dibattito, ha condiviso l’invito rivolto all’Eni di avviare al più presto un confronto e al tempo stesso di sospendere la proposizione di queste  nuove forme contrattuali che generano fibrillazioni e forti criticità sul territorio, favorendo un clima sereno di dialogo tra le parti utile alla definizione di nuovi strumenti contrattuali.

Allo stesso tempo il Comitato, in linea con queste indicazioni, in attesa degli sviluppi del confronto, che si auspica costruttivo, invita i  gestori a non aderire a forme di affidamento/contratti fuori dalle forme definite e depositate e restare in attesa  di indicazioni che siano frutto di intese raggiunte in sede interprofessionale, di tipizzazione e/o definizione di nuove forme contrattuali.

Nell’interesse dell’intero settore, il comitato di colore ha anche sollecitato a definire al più presto un’intesa di settore che possa costituire volontà unitaria del comparto nella direzione di indirizzo per la riforma della distribuzione carburanti, superando le criticità determinate dalla mancata ristrutturazione, dalla persistente e crescente irregolarità contrattuale, dalla necessità di agganciare la transizione energetica e rilanciare il ruolo strategico della rete: tutti aspetti utili affinché il Governo, sulla base degli impegni assunti e delle indicazioni della filiera, si determini per la presentazione del DDL di riforma, vero snodo per il futuro della rete.