Si è riunito al Ministero dello Sviluppo Economico, alla presenza del Vice Ministro Prof. Claudio De vincenti e del Direttore Generale Gilberto Dialuce, il Tavolo per le nuove tipologie contrattuali nel settore della distribuzione carburanti che ha visto la partecipazione dell’Unione Petrolifera, rappresentata dal Presidente Alessandro Gilotti e dal Direttore Generale Piero De Simone, e dei Rappresentanti delle Federazioni dei gestori, Faib, Fegica e Figisc, guidate dai rispettivi Presidenti Landi, Di Vincenzo e Micheli.
La riunione si è aperta con l’intervento del Vice Ministro De Vincenti che, prima di dare la parola al Direttore Generale Dialuce, per fare brevemente il punto sullo stato della discussione, ha precisato che mentre il tema sul Tavolo (la tipizzazione delle forme contrattuali e del Contratto di Commissione) è di stretta pertinenza delle parti riunite, e cioè MISE, UP e Faib, Fegica e Figisc, – con ciò sgombrando il campo da equivoci ed incursioni improprie – ha invitato i soggetti negoziali della contrattazione verticale a concentrarsi e a riprendere il confronto per il rinnovo degli accordi economici di colore scaduti.
Nel suo intervento, l’Ing. Dialuce ha ripercorso per tappe il confronto in essere tra la rappresentanza dei gestori e quella dell’industria petrolifera, facendo puntualmente il punto della situazione, ferma a dicembre 2013 con lo scambio di note su una bozza di Contratto di Commissione. L’ing. Dialuce ha quindi proposto ai Rappresentanti delle Categorie di aggiornare il quadro delle relazioni sull’argomento.
Aprendo la serie di interventi, il Direttore di Up ha illustrato la proposta avanzata nei mesi scorsi (a novembre 2013), chiarendo i punti ancora aperti alla discussione.
I Rappresentanti delle Associazioni dei gestori – a riscontro dell’intervento del Direttore UP – hanno ribadito i punti ancora non definiti e che attengono alla durata del Contratto di Commissione, alla obbligatorietà della contrattazione di secondo livello, alla definizione delle condizioni eque e non discriminatorie, ancora più importanti all’interno del Contratto di Commissione che vede la Compagnia petrolifera rafforzare la posizione di dominus contrattuale, in assenza di una esclusiva territoriale a favore dei gestori, utile a contemperare i diversi pesi.
Sui temi sollevati si è aperta la discussione che ha definito il perimetro delle cose ancora da fare, condividendo sostanzialmente la necessità di addivenire in tempi brevi ad una intesa sulla tipizzazione del Contratto di Commissione, così come è stato fatto con Assopetroli e Consorzi Grandi Reti.
Sul punto il Vice Ministro De Vincenti è stato, a tal riguardo, chiaro, fissando un nuovo incontro per il 31 marzo p.v. e invitando nel frattempo le Associazioni a proseguire fattivamente il confronto.
Nel merito delle questioni le parti hanno, in linea di massima, condiviso di verificare la disponibilità a contemplare una durata minima contrattuale – suscettibile di prolungamenti – che possa corrispondere da una lato alle aspettative imprenditoriali delle parti e dall’altro ad un revisione equilibrata dell’attuale regime di durata, trovando un’equa compensazione alla riduzione temporale.
Sulla questione del secondo livello negoziale le bozze registrano consonanze significative sugli aspetti normativi con aree di maggior definizione per gli aspetti economici sui quali gravano, come è evidente, forti squilibri che necessitano di aree e strumenti di salvaguardia, come è stato fatto anche su quello già tipizzato con Assopetroli Consorzio Grandi Reti. Le Associazioni dei gestori hanno ribadito che le diverse tipizzazioni normative non possono conferire vantaggi competitivi ai diversi soggetti concorrenziali e allo stesso tempo che, nelle contrattazioni verticali, azienda per azienda, è salvato lo spazio per la competizione, sia sul fronte della compressione dei costi che delle politiche commerciali
Infine ulteriore terreno di confronto e maggior definizione è quello delle condizioni eque e non discriminatorie su cui le parti dovranno individuare soluzioni adeguate a tutelare gli operatori e i consumatori.