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Liberalizzazione orari non aiuta discesa prezzi

BENZINA: FAIB,LIBERALIZZAZIONE ORARI NON AIUTA DISCESA PREZZI
(ANSA) – ROMA, 6 OTT – La liberalizzazione degli orari non e’ la strada giusta per far scendere i prezzi della benzina. E’ quanto afferma il presidente della Federazione autonoma italiana benzinai (Faib), Martino Landi, commentando in una nota le dichiarazioni del Garante per la sorveglianza nei prezzi, Roberto Sambuco.
”Nella diagnosi di Mister prezzi c’e’ troppa disinvoltura nel parlare di liberalizzazione degli orari”, sostiene Landi che fa notare come gia’ ”oggi in Italia la quasi totalita’ degli impianti di carburanti copre le 24 ore”. Mentre l’invito di Sambuco ad aprire attivita’ non-oil coincide con quello che e’ uno ”storico obiettivo” della Faib proprio perche’ ”favorirebbe una diminuzione dei costi dei carburanti”. Ma la federazione sottolinea come sia tornata piu’ volte su questo punto senza ottenere risultati: ”Frasi pronunciate molte volte dai nostri interlocutori ma mai messe in pratica”. Utile e ”condivisibile e’ anche l’indicazione sulla trasparenza dei prezzi – aggiunge – ma qui i responsabili non sono i gestori”.
Landi si dice, inoltre, contrario a facilitare l’apertura di distributori senza gestori: ”Andrebbe a scapito del servizio e della sicurezza garantita in modo capillare dai gestori”.(ANSA).


BENZINA: UP, NESSUNA DOPPIA VELOCITA’ IN ADEGUAMENTO PREZZI (V. ‘BENZINA: MR PREZZI, AUMENTA…’ DELLE 16.00 CIRCA)
(ANSA) – ROMA, 6 OTT – Non e’ vero che la differenza tra i prezzi dei carburanti in Italia e quelli degli altri Paesi europei sta aumentando, e soprattutto non risponde al vero che nel nostro Paese venga applicata una ”doppia velocita’ nell’adeguamento dei prezzi dei carburanti all’andamento delle quotazioni internazionali, ne’ penalizzazioni per il consumatore”. Risponde cosi’ l’Unione petrolifera ai rilievi mossi oggi dal Garante per i prezzi, Roberto Sambuco.
”Quanto affermato oggi da Mister Prezzi nel corso dell’audizione alla Commissione Industria del Senato, relativamente all’andamento dello stacco dei prezzi dei carburanti italiani con il resto d’Europa, e in particolare di un suo evidente ‘trend in crescita’, – si legge in una nota dell’Up – non sembra tener conto dell’inversione di tendenza che si e’ evidenziata negli ultimi mesi”.
L’associazione di categoria sostiene, infatti, che ”nel mese di settembre lo stacco della benzina, pari a 3,2 centesimi di euro al litro, ha fatto registrare il valore piu’ basso degli ultimi sette mesi e della media dell’intero 2008 (3,4 centesimi).


BENZINA: MR PREZZI, AUMENTA DIVARIO PREZZI CON MEDIA EUROPA CRESCE ANCHE MARGINE LORDO, DANNO PER CONSUMATORI
(ANSA) – ROMA, 6 OTT – Cresce lo ‘stacco’ del prezzo medio della benzina in Italia con quello della media della zona euro.
In valori medi annuali, il divario strutturale tra il prezzo industriale della benzina in Italia e il prezzo medio rilevato nella media europea registra, infatti, ”variazioni in aumento”. E’ quanto ha evidenziato il Garante per i prezzi, Roberto Sambuco, in occasione di un’audizione in Senato dove ha sottolineato che tale tendenza si evidenzia anche nei primi nove mesi dell’anno.
In particolare, ha detto Sambuco, nel 2008 si rileva un divario medio dell’anno superiore di 0,9 millesimi di euro rispetto a quello dell’anno precedente, mentre un’ulteriore tendenza in aumento si registra anche nei primi mesi del 2009, con uno ”stacco” di 2 millesimi sul divario medio 2008. In particolare lo ‘stacco’ nel 2007 era di 0,025 euro, nel 2008 di 0,034 euro e nei primi 9 mesi del 2009 e’ a 0,036 euro.
Il Garante ha evidenziato anche l’andamento della curva del ”margine lordo”, cioe’ la differenza fra il prezzo industriale dei carburanti italiani e le corrispondenti quotazioni internazionali dei prodotti raffinati (Platt’s). ”La differenza tra la due serie di valori, la distanza tra le due curve e cioe’ il margine lordo, presenta un trend di crescita”, ha osservato Sambuco ricordando che, nel 2007, il valore medio del margine lordo e’ stato di 13,4 centesimi di euro al litro, nel 2008 .


BENZINA: MR PREZZI, IN ITALIA INCIDENZA FISCO SOTTO MEDIA UE
Benzina/ Confesercenti: Diagnosi Mr Prezzi non risolve problema
Facilitare apertura distributori senza gestori è pretestuoso

Roma, 6 ott. (Apcom) – "Nella diagnosi di Mister prezzi c’è troppa disinvoltura nel parlare di liberalizzazione degli orari.
Di fatto oggi in Italia la quasi totalità degli impianti di carburanti copre le 24 ore". Lo riferisce in una nota la Faib Confesercenti.
"Questo – secondo la Faib – vuol dire che non è la strada giusta per avere prezzi più bassi. Prendiamo atto inoltre con sorpresa che l’apertura di attività non-oil, un nostro storico obiettivo, favorirebbe una diminuzione dei costi dei carburanti.
Frasi pronunciate molte volte dai nostri interlocutori ma mai messe in pratica. Anche l’obiettivo di facilitare l’apertura di distributori senza gestori – prosegue la nota – appare pretestuoso perché non porterebbe nessun beneficio all’utenza.
Anzi andrebbe a scapito del servizio e della sicurezza garantita in modo capillare dai gestori. E’ condivisibile invece l’indicazione sulla trasparenza dei prezzi, ma qui i responsabili non sono certo i gestori".


(ANSA) – ROMA, 6 OTT – In Italia il peso della componente fiscale e’ inferiore a quello dei principali paesi europei, con l’eccezione della Spagna. Lo ha evidenziato il Garante per la sorveglianza nei prezzi, Roberto Sambuco, in occasione di una sua audizione al Senato.
Per Mr Prezzi, la minor incidenza del peso fiscale italiano si evidenzia anche nel confronto con la media dei 27 paesi dell’Unione europea.
In particolare, dice Sambuco, il fisco pesa sul prezzo della benzina per il 62,1% contro il 63,8% della media europea. In Spagna la quota del fisco pesa per il 56% mentre in Germania arriva fino al 67,6%.
(ANSA).