Vai al contenuto
Home » Lettera aperta della Faib Piemonte alle compagnie petrolifere

Lettera aperta della Faib Piemonte alle compagnie petrolifere

Qual è il futuro dei gestori carburante?
Non è la prima volta che lo chiediamo alle compagnie petrolifere, allo Stato e alle amministrazioni locali. In attesa di avere risposte che non arrivano, la situazione continua però a peggiorare. Il numero di gestioni in sofferenza aumenta sempre di più. Gestori che si vendono la casa per lavorare, impianti che non sono in grado di ordinare la benzina perché senza soldi in banca, compagnie petrolifere che dopo dodici anni non rinnovano i contratti ai gestori, lasciandoli in mezzo ad una strada a cinquant’anni e più. E non stiamo parlando di pochi casi isolati. Questa è la nostra realtà quotidiana.
E in tutto questo, in Piemonte, continuano ad aprire nuovi punti vendita: investimenti di pompe bianche e privati. Impianti enormi, costruiti per vendere milioni di litri, su cui si praticano sconti inarrivabili per tutti gli altri soggetti che lavorano sul mercato.
Il risultato? Altre gestioni che entrano in sofferenza, gente che si indebita per lavorare, che apre finanziamenti e mutui che difficilmente riuscirà a pagare se non con la vendita o l’escussione della propria casa. Gestori che pagano di tasca propria per lavorare, a cui viene detto di fare in prima persona, con i pochi centesimi di margine pro litro, la concorrenza a chi vende anche con sconti di dieci centesimi.
Tutto questo perché in Italia la benzina ha due prezzi di vendita. Quello dei gestori, costretti a comprare da un unico fornitore, a prezzi stabiliti, e quello delle pompe bianche, che possono permettersi il lusso di scegliere dove e da chi comprare, ovviamente spuntando prezzi decisamente migliori di tutti gli altri.
Il paradosso è che chi vende i prodotti petroliferi sono le stesse aziende che la vendono anche ai gestori. E allora diteci, compagnie petrolifere, che ne volete fare dei gestori?
Se nessuno vi serve più sui piazzali, prendete una decisione una volta per tutte: rottamate i gestori.
Liquidate chi da anni lavora al vostro servizio, pagate i loro debiti, i loro sforzi, i loro investimenti e riprendetevi i punti vendita.
Oppure smettetela con il doppio canale di mercato, e mettete in condizione la nostra categoria di essere competitiva, di fare la concorrenza agli ultimi arrivati che stanno sfasciando il mercato.
Se così non fosse, noi pagheremo care le conseguenze, ma ci rimane difficile credere che per voi saranno solo rose e fiori.

Il presidente Regione Piemonte
Gianni Nettis