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Lanciata R.E TE. Imprese Italia: promuovere insieme le Pmi oltre la crisi

Lanciata a Roma R.E TE: Imprese Italia da Confesercenti, Confcommercio, Confartigianato, Cna, Casartigiani. Oltre 1200 imprenditori hanno partecipato ad una grande Assemblea all’Auditorium della Musica che ha visto la presenza di rappresentanti del Governo, del mondo politico e delle forze economiche e sociali. Un grande applauso da parte dei presenti tutti in piedi ha accolto il nuovo logo del soggetto di rappresentanza unitario del mondo delle Pmi e dell’impresa diffusa promosso dalle cinque maggiori organizzazioni dell’artigianato, del commercio, dei servizi e del turismo. Nutrita la presenza del mondo politico e della società civile: Gianni Letta, Maurizio Sacconi in rappresentanza del Governo, ed ancora fra gli altri Bersani, Casini, Cesa, Rutelli, Buttiglione, Cicchitto, il Commissario europeo Tajani, i Segretari Generali di Cisl e Uil, Bonanni e Angeletti,il segretario confederale della Cgil Sussanna Camusso, il presidente del Cnel Marzano ed altri esponenti del mondo imprenditoriale e bancario. Il primo Presidente di turno è Carlo Sangalli che inaugura così la rotazione fra i cinque Presidenti della durata di sei mesi, mentre Giuseppe De Rita presiederà la Fondazione con sede a Roma.
Rappresentiamo quelle piccole e medie imprese, quell’impresa diffusa che ha scritto la storia dei processi di sviluppo territoriale e che, nel territorio, ha agito come straordinario fattore di coesione sociale. Rappresentiamo quell’Italia produttiva che non ha tirato i remi in barca ed ha continuato a confrontarsi…" Oggi, apriamo una fase nuova e diversa dell’esperienza del "patto del Capranica". Una fase in cui il nostro lavorare insieme assume forme organizzative stabili e strutturate, contenuti programmatici più impegnativi, obiettivi più ambiziosi. Per questo, oggi, nasce "Rete – Imprese Italia". "Nomen omen": nel nome è il destino. E, allora, "Rete" per dire di un destino, di una vocazione al tenere insieme, al connettere. A tenere insieme ed a connettere le imprese; a tenere insieme ed a connettere le imprese ed il territorio; a tenere insieme ed a connettere le imprese, il territorio, il Paese. "Rete": per dire di "reti" che hanno solide radici nel territorio, ma sanno esplorare il mondo. E’ uno dei passaggi salienti dell’intervento di Carlo Sangalli, Presidente di turno di Rete Imprese Italia.
Le cinque organizzazioni si ritrovano insieme sulla base di quelli che il presidente di Confcommercio ha definito, elencandoli, "buoni principi". Sono cinque: la tutela rigorosa della legalità e della sicurezza e l’efficienza della giustizia contro ogni forma di criminalità come fondamentale pre-requisito di crescita e di sviluppo; il pluralismo imprenditoriale – cioè la vitale compresenza di imprese piccole, medie e grandi – come esito e come condizione strutturale di democrazia economica; l’apertura dei mercati e l’attenzione alle ragioni dei consumatori fondate su una concorrenza a parità di regole; l’impegno per lo sviluppo territoriale e per una maggiore competitività dell’intero sistema-Paese.
Rete Imprese Italia inizierà ad operare immediatamente, perché "non c’è tempo da perdere, la crisi non è conclusa e il motore dell’Italia produttiva gira ancora troppo piano.
Il "popolo del fare impresa" non pensa che "vi siano scorciatoie o bacchette magiche. Siamo consapevoli della scala globale dei problemi con cui ci stiamo confrontando e della necessità di risposte coordinate su scala globale. Proprio per questo, però, non ci convince un’Europa titubante nell’agire, e vorremmo invece un’Europa più protagonista della strategia di uscita dalla crisi e di ritorno alla crescita".
Ha poi preso la parola Giuseppe De rita secondo il quale
"il problema di questa Federazione che nasce oggi non è tanto il contenuto delle politiche da seguire, non è il "cosa" ma il "chi": come si misureranno le singole componenti in questo progetto comune, con quale coraggio, ed entusiasmo. Non sono ammessi mal di mare!" Così Giuseppe De Rita, presidente del Censis."Conosciamo bene tutte le difficoltà del fare impresa quotidiane – ha affermato il presidente Ivan Malavasi di CNA – Non ci sono bacchette magiche per contrastare una crisi così pesante che ha penalizzato fortemente il mondo delle imprese. Ma ci può essere una politica fiscale più giusta che sappia ridare slancio alla competitività delle pmi. Attraverso questa alleanza vogliamo partecipare davvero alla costruzione dell’agenda politica del paese, partendo innanzitutto col combattere politiche fiscali insostenibili. Dobbiamo ridare dignità ad un mondo considerato fino ad oggi marginale. Rete impresa Italia ha bisogno di esprimere, come ha ricordato Venturi, la sua autonomia e le sue competenze"."I motivi che hanno spinto ad unificarci sono partiti da un’onda di reazione forte ad una politica fiscale ingiustamente vessatoria nei confronti delle pmi, da un moto di ribellione". Giacomo Basso, presidente di Casartigiani "Ma oggi il senso della nostra alleanza acquisisce maturità perché mira prima di tutto ad unire l’impresa. L’Italia ha una rete imprenditoriale e industriale di piccole e medie imprese che è stata capace di fronteggiare la crisi meglio di altri paesi e questa unione della rappresentatività può favorire l’unione delle imprese, occasione irripetibile per vincere le sfide del futuro"."Rafforzare la rappresentatività dell’impresa tutta per dare più forza al nostro sistema economico". Lo ha affermato Giorgio Guerrini, presidente di Confartigianato. "Al mondo politico chiediamo di porre fine alla politica degli annunci nei confronti delle pmi: c’è bisogno di fare cose concrete, ma tutti insieme: Confindustria, i sindacati e le rappresentanze politiche".

Storia del "Patto del Capranica"