Si è svolta giovedì 6 luglio c.a. la Presidenza della Faib Sicilia allargata ai Responsabili territoriali del Comitato di Colore Esso guidati dal Presidente Provinciale Faib Francesca Costa. Ad aprire i lavori è stato il Direttore Regionale della Confesercenti Michele Sorbera che ha ribadito l’impegno e l’attenzione che il sistema Confesercenti sta ponendo nei confronti delle Categorie tutte e in particolare di quelle storiche come la Faib.
L’incontro, a cui ha partecipato il Presidente Nazionale Faib Martino Landi è stato presieduto dal Presidente Regionale Faib Stello Bossa e dal Coordinatore Regionale Faib Salvo Basile, ed è servito ad approfondire l’evoluzione del modello della distribuzione carburanti, oggi caratterizzato da un sistema delle relazioni industriali dalle dinamiche sempre più articolate e composite e da un quadro normativo sempre più incerto.
“A seguito della cessione dei punti vendita Shell e del completamento del modello cosi detto grossista da parte della Esso e dell’imminente vendita delle stazioni di servizio a marchio Total Erg stiamo assistendo”, dichiara il Presidente Regionale Faib Stello Bossa, “a un drastico cambiamento dei paradigmi del nostro mercato di riferimento”.
“Stanno cambiando i volti dei nostri interlocutori”, precisa Stello Bossa, “e diventa sempre più difficile ricondurre i comportamenti delle fasce alte della filiera distributiva al rispetto delle regole sancite a livello nazionale”.
Per comprendere la dimensione di tale fenomeno è sufficiente citare qualche dato. In Sicilia, la rete ordinaria carburanti oggi si concentra per oltre il 90% nelle mani di privati indipendenti. Un trand conclude Bossa che ormai interessa anche il resto di Italia dove le petrolifere mantengono solo il 50% degli asset di proprietà dei punti vendita.
In tale contesto, precisa Salvo Basile Coordinatore Regionale Faib, bisogna ridefinire le priorità aprendo un dialogo sano e trasparente con i nuovi players che agiscono lungo la filiera, ed occorre codificare nuovi strumenti normativi che offrano più ampie garanzie affinché il processo di spacchettamento della rete in un numero sempre maggiore di proprietari indipendenti non sfoci nella proliferazione di tanti sistemi auto referenziati che disconoscono il quadro di regole nazionale di settore a discapito degli anelli più deboli della filiera e della qualità dei servizi resi all’utenza finale.
Martino Landi, Presidente Nazionale Faib, sottolinea infatti come il tema della legalità rimane centrale nel dibattito con il Governo Nazionale. Le recenti operazioni concluse dalla Esso, in attuazione delle proprie strategie aziendali note con il nome di modello grossista hanno ingenerato in vari territori effetti nefasti per la Categoria che è stata vittima di scelte operate dall’Azienda al di fuori del rispetto delle regole.
Nello specifico, la vendita di numerosi impianti Esso alla Società petrolifera “Adriatica” è avvenuta configurando una vera e propria triangolazione contrattuale, in forza della quale i gestori dei punti vendita coinvolti hanno subito il subentro di soggetto terzo nei propri rapporti contrattuali, venendo sottoposti a condizioni economiche diverse e peggiorative rispetto a quelle previgenti, definite negli Accordi Nazionali e rimanendo tuttavia vincolati a rispettare i vari adempimenti di natura commerciale ed operativa che il marchio Esso impone.
Uno scenario che ha indotto la Categoria ad organizzare diverse iniziative di protesta, come quella che oggi vede i gestori a marchio Esso dei territori delle Regioni Toscana, Umbria, Lazio, Abruzzo, Marche e Veneto impegnati in una giornata di sciopero per dire basta al mancato adempimento da parte della Esso e dei grossisti privati degli impegni contrattuali.
In ragione di ciò, è stato necessario agire legalmente, con procedura di urgenza contro la Esso, la Petrolifera Adriatica e Retitalia per contrastare i ripetuti abusi e le violazioni di norme di Legge che laddove accertati da parte degli Organi preposti costituirebbero un utile risultato per riaffermare la certezza del diritto in un Comparto in cui si tenta da tempo di fare prevalere la legge del più forte.
“Tale iniziativa, intrapresa da tutte le Associazioni di Categoria di settore, auspichiamo”, sostiene Martino Landi, “possa essere da monito nei confronti di tutti gli attori della filiera che fino ad oggi hanno operato convinti che le regole non necessariamente devono essere osservate da tutti”.
Inoltre il Presidente Landi ha informato i gestori presenti delle opportunità derivanti dal trasferimento del Fondo di fine gestione al Cipreg.
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