La morte improvvisa di Pasquale De Vita, avvenuta nella notte dell’8 marzo a Roma, ha colto un po’ tutti di sorpresa, tanta era la vitalità di questo signore ottantenne che per decenni ha dato volto all’industria petrolifera italiana.
La Faib esprime a tutta l’industria petrolifera, all’Unione Petrolifera e alla sua famiglia le più sentite e partecipate condoglianze.
L’ex Presidente dell’Unione Petrolifera, Pasquale De Vita, aveva 85 anni e da 50 anni era uno dei protagonisti del mondo petrolifero italiano.
Era nato a Roma il 22 agosto 1929, era laureato in Giurisprudenza e andò a lavorare sin da subito all’Agip, entrando alla corte di Enrico Mattei, sviluppando una carriere tutta interna all’Agip, approdando alla Presidenza dell’Unione Petrolifera nel 1997 e a quella di Confindustria Energia nel 2006.
Il tratto gioviale, la disponibilità al confronto, anche nei momenti di maggior tensione, sono stati elementi essenziali di questo signore del petrolio che sapeva trasmettere messaggi rassicuranti e passione per un settore sempre più strategico per il Paese.
“La scomparsa di De Vita – ha detto il Presidente della Faib Martino Landi – lascia nel settore un vuoto di comprensione delle complessità in un momento di grande difficoltà per il comparto sia della raffinazione che della distribuzione. Ma anche nel campo delle relazioni sindacali tra Associazioni dei gestori e Compagnie, dove in tante occasioni abbiamo registrato divergenze e contrasti, ci sarà da lavorare per contemperare le diverse istanze aperte. Con De Vita, la Faib, insieme a tutti gli altri attori, ha tracciato la storia della distribuzione carburanti, costruendo un settore che ha saputo dare ai suoi protagonisti importanti successi in termini economici, professionali e occupazionali. E’ a questi obiettivi che dobbiamo continuare a guardare nello spirito dei tempi nuovi.
Una folta delegazione della Faib, guidata dal Presidente Martino Landi parteciperà ai funerali che si terranno stamane a Roma.