La Presidenza Nazionale Faib convocata a Roma presso la sede della Confesercenti Nazionale, ha affrontato la questione del ventilato mancato rinnovo del provvedimento di deduzione forfetaria a partire dai redditi 2012.
La Presidenza, stigmatizzando tale eventualità, che sarebbe letale per migliaia di gestori, ha dato ampio mandato al gruppo dirigente di avviare contatti e iniziative finalizzate al rinnovo del provvedimento e al rispetto degli impegni assunti dal Governo. In questo quadro la Presidenza ha anche approvato un documento che chiede la trasformazione del bonus fiscale in provvedimento di riconoscimento degli “oneri di distribuzione e di custodia”, individuando una nuova metodologia di determinazione.
La Presidenza ha dato mandato di proclamare lo stato di agitazione della categoria e individuare un calendario di iniziative, variamente articolate, da intraprendere con le azioni da avviare a breve, in termini di mobilitazione e di duro contrasto.
La Presidenza ha poi esaminato l’applicazione della nuova norma del settore contenuta nell’Art. 28 della Legge 111/11, esprimendo forte preoccupazione soprattutto in ordine alla previsione contemplate al comma 7 dell’Art. 28. A preoccupare è la possibile attivazione degli erogatori in self pre pay di cui occorrerà discutere e condividere le modalità di applicazione. E’ evidente, viceversa, che la Federazione contrasterà con tutti gli strumenti a disposizione e con decisione tutte le iniziative che tendano ad emarginare il ruolo del gestore e la redditività delle attività.
Sulla questione del non oil la Presidenza Faib ha ribadito la necessità di riaffermare la piena titolarità della conduzione delle attività sulle aree ai gestori, a sostegno della valorizzazione della professionalità degli operatori.
L’organismo federale ha preso atto dello stato delle relazioni con l’Unione Petrolifera e l’Assopetroli, dando mandato al gruppo dirigente di proseguire nel confronto per una equilibrata gestione sia dell’Art. 28 della Legge 111/2011 sia di una soluzione congiunta della questione del provvedimento di deduzione forfetaria che di un positivo sbocco alle trattative in corso con le aziende petrolifere.
In riferimento al Disegno di Legge “Libera la Benzina”, la Presidenza ha fatto il punto sull’iter parlamentare e valutato che allo stato non esistono alternative credibili alle proposte formulate nell’iniziative parlamentare. In questa direzione la Presidenza ha sollecitato il Governo ad adottare le linee guida di “Libera la benzina” nell’emanando provvedimento di sostegno allo sviluppo annunciato dall’esecutivo, tenendo conto che si tratterebbe di una riforma a costo zero per lo stato e dai molteplici benefici per consumatori ed imprese, valutabili in 6 centesimi di euro al litro per un risparmio di circa 415 euro all’anno per famiglia.
Le decisioni della Presidenza saranno al centro del confronto del coordinamento Faib Fegica che si terrà nei prossimi giorni.