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La Manovra è Legge. Carburanti, l'aliquota IVA passa al 21%

L’Aula della Camera conferma la fiducia al Governo sulla Manovra economica. I si’ sono stati 316, 310 i no.
La Camera dei Deputati ha così convertito in legge il D.L. n. 138/11 nel testo già approvato dal Senato.
Inutili tutti i tentativi di modificare il testo normativo – a cominciare dall’aumento dell’aliquota IVA – e di emendare il testo introducendo profili liberalizzatori in alcuni settori dell’economia che appaiono troppo ingessati.
L’articolo 1, comma 6, della Legge di conversione prevede che la stessa entri in vigore dal giorno successivo a quello di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, che potrebbe avvenire nella giornata di oggi 15 settembre. Pertanto da domani sarebbe in vigore la nuova aliquota.
Per i gestori, la novità più rilevante della legge di conversione, insieme alla reintroduzione, con modifiche, del Sistri è, senza dubbio, l’aumento dell’aliquota ordinaria IVA dal 20 % al 21 % che riguarda anche i carburanti: questa disposizione, per espressa previsione legislativa, entra in vigore “…dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto.”
Conseguentemente se le operazioni effettuate consistono in:

 
-) cessioni di beni (benzine, oli lubrificanti e accesoristica varia, ecc.) assoggettati ad aliquota ordinaria: le operazioni effettuate con consegna o erogazione del bene a partire dal 16/9/11 dovranno essere fatturate/registrate con aliquota 21 % in luogo della vecchia aliquota del 20 %;

 
-) vendite al minuto (con scontrino o ricevuta): si applica la stessa regola di cui sopra.

 
L’entrata in vigore del nuova aliquota comporterà un aumento del prezzo finale, tra benzine e gasolio, di 12-13 millesimi di euro/lt., per un maggiore introito per le casse dello Stato di circa 420 milioni di euro l’anno.

 

Comunicato Stampa del Ministero dell’Economia e delle Finanze

 

Nota dell’Ufficio Tributario Confesercenti

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