La Giunta Nazionale della Faib riunita lo scorso 30 novembre a Roma, ha discusso dell’approvazione dell’art. 34 della legge di stabilità 183/2011 con riferimento al bonus fiscale e alle carte di pagamento elettroniche. La Giunta ha anche discusso dell’esame del nuovo quadro politico e associativo e delle relazioni industriali con attenzione alla scadenza degli accordi economici. L’organismo ha fatto il punto sulle iniziative legislative in atto e varato misure di rafforzamento della struttura operativa.
Sul primo punto l’organo esecutivo di Faib, tra i più partecipati degli ultimi mesi, ha salutato con soddisfazione unanime il varo definitivo del bonus fiscale in forma strutturale, apprezzando la linea politica e sindacale seguita dalla Federazione e dal coordinamento unitario Faib Fegica. Tutti gli intervenuti hanno sottolineato l’azione decisiva e determinante, oggettiva, intrapresa da Faib e Fegica con la proclamazione dello sciopero generale della categoria che ha scosso l’opinione pubblica e costretto il Governo a metter mano, in extremis, proprio alla vigilia dello sciopero, al varo della misura tante volte promessa e mai onorata. Il conseguimento di quell’obiettivo è il frutto indiscutibile di quella mobilitazione e proclamazione, senza la quale nessuno – tanto meno il Governo – avrebbe preso l’iniziativa legislativa risultata determinante grazie allo sciopero.
Sulla questione della monetica accanto alla soddisfazione per l’azzeramento dei costi delle transazioni elettroniche, diversi esponenti hanno rimarcato alcuni profili di problematicità rispetto ai quali è stata sollecitata un’opera di sostegno dell’innovazione legislativa. Faib e Fegica sono già intervenute, sotto questo profilo verso le autorità competenti, sottolineando il grande valore sociale ed economico della norma del comma 7 dell’art. 34, laddove dispone la gratuita delle transazioni, ai fini della lotta alla criminalità e al contenimento e alla prevenzione dei fatti criminosi, che sempre più spesso si verificano sulla rete. Certo è che non è possibile rimanere inerti di fronte alle violenze e agli omicidi che si sono verificati negli ultimi mesi e il sistema bancario da una parte, lo stato dall’altra e le compagnie dall’altro ancora non possono in nessun modo immaginare di continuare a guadagnare sulla pelle dei gestori, mentre l’unico che rischia è il benzinaio.
A questo proposito la giunta ha rivolto un commosso pensiero a Franco Zoppello, rinnovando l’impegno ad una solidarietà fattiva nei confronti della famiglia, incitando tutto il gruppo dirigente a favorire donazioni sul conto corrente messo a disposizione dal comune di Zanè.
Soddisfazione è stata espressa da tutta la Giunta per il percorso sin qui fatto dal coordinamento unitario, per gli importanti traguardi raggiunti – storico quello del bonus – e per gli impegnativi obiettivi fissati per i prossimi mesi. Un coordinamento che sta funzionando bene, con sincronia, rappresentando in modo corretto gli umori e le aspettative di una categoria messa a dura prova dalla crisi dei consumi e dall’aggressività delle compagnie che stressano le relazioni con i propri gestori e favoriscono una concorrenza sleale a beneficio di operatori intermedi che speculano su due fronti.
La Giunta ha rivolto un augurio di buon lavoro al nuovo Governo Monti, sottolineandone l’alto valore professionale e la serietà dell’azione che attende il nuovo esecutivo. Oltre all’azione di risanamento dei conti pubblici e di riposizionamento dell’immagine del paese, vero banco di prova del nuovo esecutivo sarà il profilo riformatore atteso all’appuntamento delle liberalizzazioni. Un esercizio che nella distribuzione carburanti troverà certamente argomenti validi per superare un sistema ingessato, verticalmente integrato, ruotante intorno alla esclusiva, che la legge vergogna contenuta nell’art. 28 non riesce neppure a nascondere sotto il tappetino.
La Faib, che sta registrando un notevole incremento di iscrizione su tutto il territorio nazionale, ha varato anche alcune misure di rafforzamento della struttura operativa in vista della ripresa della stagione dei rinnovi degli accordi economici.
La Federazione ha indicato nella salvaguardia dei diritti, nella centralità dei gestori nella rete e nell’ intangibilità del margine i principi guida di tutte le trattative che dovranno avere, necessariamente, valore erga omnes, per stanare furbetti e speculatori.