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Italiana Petroli, nuove proteste da Faib. Landi: nonostante il tavolo ministeriale aperto la compagnia continua ad abusare della sua posizione dominante. Pronti a tornare in piazza.

Con una nota ai vertici rete di Italiana Petroli del 29 agosto il Presidente Faib, Martino Landi, è nuovamente intervenuto a contestare alla compagnia violazioni normative e contrattuali conseguenti ad un’azione continuata e mai disattesa di ritardi nei pagamenti e nelle riconciliazioni, nel riconoscimento dei cali carburanti, nelle difficoltà di allineare le partite dare avere.

Nella nota indirizzata a Fabio Bonavita, Simone Alfonsi e Massimo Pagani, il Presidente Faib contesta “con grande rammarico sono costretto nuovamente a denunciare il comportamento scorretto della Vs Azienda relativo al ritardo che in tanti casi supera anche di svariati mesi il mancato rimborso a favore dei gestori delle carte petrolifere, buoni carburanti, cali carburanti …Purtroppo le rassicurazioni e le dichiarazioni, confermate anche al tavolo ministeriale, con le quali avevate cercato di giustificare che le difficoltà del processo di fusione, iniziato oltre un anno fa, erano ampiamente superate e che le denunce avanzate dalle sigle sindacali, e in particolar modo dal sottoscritto, erano solo pretestuose, strumentali e senza fondamento, si sono rivelate del tutto inattendibili.”

Nella nota Landi continua denunciando che “… in queste ultime settimane di agosto, tantissimi gestori nostri associati da più parti d’Italia si sono trovati in difficoltà ad approvvigionarsi del carburante, non avendo disponibilità sui propri conti correnti causa i mancati rimborsi da parte dell’Azienda delle partite a credito. Cosa ancora più grave che in nessun caso sono stati autorizzati dalle vostre forze vendita sul territorio ad applicare la compensazione tra il dare e l’avere, formula che anche il Ministero dello Sviluppo economico aveva riconosciuto giusto adottare in questi particolari casi.”

Landi ricorda che in alcuni casi si parla di decine di migliaia di euro di rimborsi inevasi riferiti a transazioni effettuate nei mesi di giugno, luglio e agosto con situazioni i difficoltà crescenti e di imbarazzo degli addetti commerciali rete che lamentano di “non poter intervenire o dare il consenso a stornare e andare in compensazione, non avendo ricevuto i necessari input dalla direzione nazionale.”

Landi, precisando che vi sono decine di casi di tale natura, ritiene “che il ritardo sui pagamenti/ rimborsi non sia più imputabile al processo di fusione dei sistemi, ma ancor più grave faccia parte di una vostra strategia aziendale e commerciale.”

A conclusione della nota ai vertici rete di Italiana Petroli, il Presidente Faib auspica “vivamente di risolvere definitivamente queste storture, difficili da comprendere” avanzando l’ipotesi di “seguire altre strade per avere giustizia” rilanciando dunque la mobilitazione dei gestori per nuove iniziative di protesta contro la compagnia, tenuto anche conto che la crisi di Governo in atto non aiuta il tavolo ministeriale a fare progressi nel tentativo di conciliazione tra le parti.

Per Landi, se il tavolo al Mise non riparte entro i tempi stabiliti, i gestori sono pronti a tornare in piazza a far sentire la loro voce, anche sotto la direzione di Italina Petroli.

 

 

 

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