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Il tavolo ministeriale della riforma petrolifera slitta a dopo Pasqua. Faib: si fermi la corsa ai rincari

Il tavolo ministeriale permanente di confronto dedicato al mercato petrolifero, e alla sua possibile riforma, slitta a dopo Pasqua. Dovrebbe essere quello più atteso, secondo alcuni osservatori il conclusivo. Riunirà tutti i quattro tavoli tematici: quello della raffinazione, mercato all’ingrosso e logistica, mercato al dettaglio e rete carburanti, qualità del servizio. Con tutti gli attori e tutte le anime del settore. La convocazione attesa per prima di Pasqua,dunque, slitta di qualche settimana. In effetti già da prima dell’incontro con le Regioni si sapeva dello slittamento. I ben informati parlavano apertamente del posticipo del tavolo.
Alla base del rinvio sembrerebbe esserci la difficile opera di sintesi tra posizioni diverse e in alcuni casi antitetiche. Il MSE mira a trovare delle risposte sul fronte dei prezzi per andare incontro alle richieste delle associazioni dei consumatori che reclamano un contenimento del caro-carburanti. Ed in effetti risulta di difficile comprensione un’ andamento dei prezzi che a fronte di una domanda in calo e di un esubero di prodotti assume una dinamica rialzista. I gestori della rete carburanti hanno più volte ribadito che dagli aumenti del prezzo alla pompa alle gestioni deriva solo una contrazione degli erogati e, dunque, minori utili e un aumento degli oneri gestionali. Faib chiede, in previsione delle festività pasquali, di tenere a freno la leva dei prezzi. Inoltre, le proposte del MSE trovano molte resistenze nelle posizioni ufficiali delle Regioni, gli operatori industriali hanno posizioni divaricate tra loro, i retisti esprimono punti di vista divergenti con l’industria, i gestori insistono sull’allentamento del vincolo di esclusiva e sul superamento del differenziale rete extrarete, l’Up vuole l’allargamento della fascia oraria, osteggiata dai gestori in quanto portatrice di nuovi costi, e la revisione dei contratti che si scontra con diverse visioni del futuro della rete. In più la richiesta dell’UP di chiudere gli impianti per decreto si scontra con la normativa vigente in materia di concorrenza.
Dunque un orizzonte abbastanza complesso e variegato accompagna la decisione ministeriale di rimandare a dopo Pasqua- anche in funzione dei nuovi assetti regionali, in conseguenza degli esiti del voto- l’incontro plenario con tutta la filiera.
In questo scenario la Faib ha inviato ufficialmente al Ministro Scajola le proposte già avanzate al tavolo sia in tema di riforma del settore, i famosi 7 punti, sia in tema di sicurezza per l’ammodernamento qualitativi della rete.

Presentazione pacchetto "Garantire sicurezza"

Linee guida della Faib per la riforma dei meccanismi di formazione dei prezzi nel settore della distribuzione carburanti