La lotteria degli scontrini, del Cashback e del Super Cashback, pensati per il rilancio dei consumi e la lotta all’evasione, sono divenuti strumento di micro acquisti con aggravi di costi e oneri a carico di esercenti e benzinai. In piena crisi pandemica, con moltissimi esercizi chiusi, compresi quelli delle aree di servizio, si penalizzano tantissime imprese e si scatenano comportamenti inappropriati nei cittadini. Inoltre, le aziende che non partecipano corrono il rischio di perdere parte della clientela ed esporsi alla delazione fiscale. Il Governo ha stanziato oltre 5 miliardi che potevano essere meglio investiti per modernizzare la rete (banda larga e pos contactless) e abbattere i costi delle transazioni elettroniche.
Faib Confesercenti segnalando che permangono a tutt’oggi notevoli difficoltà tecniche dovute alla crisi sanitaria e alle relative problematiche logistiche, organizzative e di assistenza tecnica, denuncia che il sistema di adeguamento dei registratori di cassa costa alle aziende della distribuzione carburanti circa 8 milioni di euro. Ad oggi su circa 1.400.000 macchine installate solo circa 600.000 sono operative e pronte. Il mancato adeguamento dei registratori di cassa non è imputabile agli imprenditori e crea un gap concorrenziale ingiusto con chi ha potuto farlo. La pratica delle micro transazioni per partecipare al Super Cashback sta mettendo a rischio il funzionamento delle apparecchiature, scaricando oneri e costi sulla categoria dei gestori carburanti. Per queste ragioni Faib Confesercenti ribadisce la netta contrarietà ad iniziative che sperperano soldi pubblici; che rischiano di essere inefficaci a promuovere una vera lotta all’evasione; che rischiano di trasformare gli shop e le stazioni di servizio in aree giochi.
Di contro si aumentano costi e mansioni senza un corrispettivo; si espongono i gestori ai comportamenti ossessivi-compulsivi dei ludopatici; si scaricano sugli imprenditori i costi tecnologici e di gestione.
È invece necessario:
1. abolire immediatamente il concorso Super Cashback;
2. rivedere e semplificare i sistemi di partecipazione alla lotteria
degli scontrini;
3. riconoscere un credito d’imposta per sostenere i costi di
adeguamento
4. definire costo zero commissioni sulle transazioni elettroniche
almeno fino a 50 euro