Si è svolto martedì 23 giugno il programmato incontro al Ministero dello Sviluppo Economico tra le Associazioni dei gestori, Faib Fegica e Figisc e il sottosegretario al Ministero dello Sviluppo Economico, On. Stefano Saglia, con delega alle questioni energetiche.
L’incontro si inserisce nell’attuale quadro di agitazione della categoria, in previsione dello sciopero dell’8 e 9 luglio.
Le Associazioni dei gestori hanno illustrato al Sottosegretario le motivazioni dello sciopero:dalla richiesta del riconoscimento del bonus fiscale all’applicazione del protocollo d’intesa siglato a giugno 2008 con il Ministro Scajola.
I rappresentanti dei gestori hanno richiamato l’attenzione sulla riforma delle regole e sull’attuale strutturazione della rete, reclamando il superamento del doppio mercato, la semplificazione normativa, ivi compresa la comunicazione sui prezzi, e la liberalizzazione delle attività non oil.
Le Associazioni hanno ribadito che le motivazione al centro della protesta sono anche gli atteggiamenti di alcune compagnie, a cominciare dal leader di mercato, che si rifiutano di riconoscere l’adeguamento dei margini all’aumento dei costi di gestione, si ostinano a favorire le pompe bianche e il doppio canale rete extrarete, praticano politiche tendenti ad introdurre clausole vessatorie e la precarizzazione dei rapporti di gestione ,oltre a falcidiare il già magro margine con azioni promozionali, drop, carte aziendali ecc…
“E’ assolutamente intollerabile- ha detto Martino Landi, Presidente della Faib- la posizione di quelle compagnie che antepongono modifiche contrattuali al rinnovo economico. Si tratta di due profili diversi e distinti. Quello economico è un atto dovuto dalla contrattazione collettiva prevista per legge, a cui le compagnie non possono sottrarsi in considerazione dei rincari di gestione che tra utenze, utilty e costo del lavoro pesa mediamente sulle aziende della distribuzione per circa il 20-25% in più mentre il margine è rimasto ancorato a 3 anni fa. Quello normativo è un percorso che deve essere condiviso, andando ad impattare su tutta la legislazione di settore. Sotto questo profilo il Ministero deve far rispettare le norme ed impedire atteggiamenti unilaterali tendenti ad eludere il quadro normativo e le leggi dello Stato. Scajola non può fare come Ponzio Pilato, non glielo permetteremo”
Il Sottosegretario Saglia ha assicurato che il Governo è impegnato a fornire le risposte attese dai gestori sia sul tavolo istituzionale, con la prevista convocazione del Tavolo delle regole in tempi brevi, possibilmente prima dell’8, sia a riconoscere il bonus fiscale alla categoria, come promesso da ultimo dallo stesso Ministro Scajola all’Assemblea nazionale di Confesercenti. L’On. Saglia ha anche detto che il Governo opererà perché l’obbligo di comunicazione dei prezzi non sia invasivo e pesante per le gestioni, prevedendo meccanismi di gradualità, annunciando uno studio per la trasparenza dei prezzi petroliferi. Infine ha ribadito l’impegno del Ministero sui tavoli di mediazione delle vertenze aperte con Eni e Shell.
Le Associazioni hanno ribadito il calendario di sciopero per l’8 e il 9 luglio, annunciando ulteriori mobilitazioni e giornate di chiusura anche per agosto e settembre.
In mancanza di risposte si preannuncia dunque un estate e un autunno piuttosto turbolenti.