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Il Comitato di Colore della Esso della Faib di Roma contesta la quadruplicazione dei minimi di scarico. Un iniziativa forzata e grave che mette a repentaglio la sopravvivenza delle gestioni

Il testo della lettera

 

Oggetto: Rifornimento punti vendita – mimini di scarico – iniziativa urgente

In relazione alle lettere che la Vs. Azienda ha fotto recapitare alle gestioni in questi ultimi giorni, in cui si richiamano impegni relativi ai minimi di scarico in relazione al costante rifornimento dei punti di vendita, a nome e per conto dei gestori nostri associati, contestiamo fermamente l’iniziativa sia per le caratteristiche, che il merito della stessa.
A prescindere dagli aspetti giuridici circa la Vs. pretesa di quadriplicare i minimi di scarico da un giorno per l’altro e senza alcuna ragione economica e produttiva che abbia congruità con l’andamento delle vendite, l’erogato dei punti vendita e la necessita di assicurare il rifornimento dell’impianto (nella Vs. lettera si farebbe riferimento a minimi di scarico in alcuni casi indicati addirittura 10 anni fa e mai posti in essere con la Vs. condivisione) contestiamo l’iniziativa in quanto assolutamente fuori mercato e fuori ogni plausibile parametro economico e finanziario.
Nel merito si sottolinea che gli impianti attualmente vengono riforniti dalla Vs. azienda in ragione degli erogati dell’impianto stesso o con minimi di scarico che spesso sono superiori all’andamento del mercato del singolo impianto, mercato che sappiamo essere in forte contrazione, così come tutti i dati purtroppo confermano.
Inoltre, come Voi ben sapete, da anni i pagamenti della merce fornita vengono commisurati con la dilazione di alcuni giorni e sono assistiti da adeguate garanzie fideiussorie. Spesso accade che tale rapporto non sia correttamente proporzionato a danno del gestore.
Ciò detto, appare assurdo che oggi l’azienda, attraverso una lettera pretenda che tale rapporto sia del tutto sovvertito a danno grave e irreparabile delle gestioni, le quali si troverebbero poste in una situazione economica a dir poco insostenibile. Del resto l’impegno delle gestioni a mantenere adeguatamente rifornito l’impianto è sempre stato assicurato adempiendo, quindi, alla sostanza delle norme e accordi in essere, tanto più che da parte Vs. non vi è stata analoga offerta di adeguamento delle condizioni di pagamento che andrebbero anch’esse quantomeno quadruplicate al fine di non determinare la inevitabile immediata crisi finanziaria delle gestioni.
Riteniamo che la gravità dell’iniziativa debba essere portata alla discussione tra le parti, coinvolgendo il comitato di colore nazionale delle Organizzazioni di categoria per ricercare eventuali soluzioni condivisibili e congrue ai rispettivi interessi.
In assenza di notizie e scelte al riguardo, le gestioni saranno assistite da questa Federazione che si premurerà di sviluppare, a loro fianco, un prospetto economico della situazione esistente, che fa già rilevare uno stato di grande sofferenza delle gestioni, posto in rapporto alle condizioni da Voi ipotizzate nella Vs. lettera, mettendo in evidenza il danno finanziario ed economico irreparabile prospettato.
Auspicando, pertanto, nel comune senso di responsabilità, ci auguriamo di registrare un immediato recesso dall’iniziativa e, quindi, di poter affrontare la situazione per un esame congiunto.

Distinti saluti