La Giunta Nazionale Faib riunita il 29 febbraio scorso, presso la sede della Confesercenti Nazionale a Roma, ha discusso dell’iter parlamentare del Decreto Legge 1/2012, del programma di lavoro, dei rapporti interassociativi e delle relazioni industriali, considerato che sono scaduti tutti gli accordi economici con le compagnie petrolifere.
La Giunta ha aperto i lavori con la relazione del Presidente Landi che ha introdotto, come primo argomento, la conversione in legge del Decreto legge 1/2012, cosiddetto decreto liberalizzazioni. Il Presidente Faib ha ripercorso i vari passaggi affrontati nelle ultime settimane, dagli incontri parlamentari all’audizione, agli incontri territoriali della Federazione che ha mantenuta un livello alto di attenzione su tutta la materia. Sull’argomento Landi ha denunciato che c’è stata una eccessiva enfasi su alcuni punti specifici, alimentata ad arte per non affrontare i gravi problemi legati alla sofferenza dei gestori della rete a marchio, a causa di politiche commerciali discriminatorie nei confronti dei gestori legati alle compagnie da contratti in esclusiva. Né atti di rottura né “espropri”, come banalmente – e strumentalmente – si voleva tacciare l’azione promossa dal sindacato. Su questo punto il Senato ha anche dato criteri per la costituzione di un mercato all’ingrosso, così come lungamente richiesto, in grado di fornire elementi di trasparenza e contenere le spinte speculative. Il merito del Parlamento e di ampi settori della società civile è stato quello di aver capito il punto delicato della questione e di aver indicato e aperto una strada equilibrata, rimessa alla volontà negoziale delle parti che potranno condividere nuove forme contrattuali. Landi ha ricordato che la Commissione Industria del Senato che, ancora nella giornata del 29 febbraio stava discutendo il pacchetto di emendamenti, sul punto della distribuzione carburanti ha raggiunto un importante punto di condivisione introducendo rilevanti novità, nel segno dell’equilibrio e del cambiamento, richieste dai diversi attori, soprattutto in riferimento all’art. 17 sul vincolo di esclusiva e sulle relazioni industriali, che il legislatore ha voluto rafforzare.
Il Presidente Faib ha rivolto apprezzamenti per il lavoro svolto al correlatore Senatore Filippo Bubbico (Pd), per la usa azione attenta e moderata, e all’intera Commissione per il risultato raggiunto. Nella relazione Landi ha toccato alcuni punti principali inseriti nel testo governativo: dalla riaffermazione della negoziazione tra aziende e associazioni di categoria, come elemento centrale della governance del settore, alle nuove forme contrattuali, che potranno essere concordate tra le parti con termine al 31 agosto 2012 entro cui depositare al Mse gli accordi sulle tipologie contrattuali, essendo contemplata anche quella che consente la vendita non in esclusiva per i gestori che non sono anche proprietari, ma solo a fronte di "adeguate condizioni economiche per la remunerazione degli investimenti e dell’uso del marchio", come già una vecchia proposta di Faib, di due anni fa, prevedeva. Inoltre la legge prescrive che le tipologie contrattuali dovranno assicurare al gestore condizioni eque e non discriminatorie per competere sul mercato di riferimento mentre i comportamenti volti a impedire o limitare le capacità concorrenziali del gestore prefigurano azioni sanzionate di abuso di dipendenza economica. Ancora la norma insiste sulla possibilità – indicata espressamente dal legislatore – di costituire consorzi per il riscatto degli impianti secondo criteri stabiliti dal Ministero dello Sviluppo Economico. Soddisfazione è stata espressa per il ripristino della gratuità dei pagamenti con carte di credito sotto i 100 euro, frutto di una azione collettiva e corale di tutta la filiera, azione che aveva da ultimo avuto il sostegno della campagna popolare avviata dal coordinamento Faib Fegica su tutta la rete.
Sul fronte del non oil il Presidente Faib ha sottolineato con soddisfazione che scende da 1.500 a 500 metri quadrati (nel rispetto della normativa tecnica di settore) il limite per le stazioni di servizio che potranno vendere anche tabacchi.
La Giunta, tra le più partecipate degli ultimi anni, ha espresso a larghissima maggioranza apprezzamento per il lavoro svolto, sottolineando i successi degli ultimi mesi – dal bonus fiscale all’accoglimento legislativo di parti rilevanti delle proposte federali. Gli intervenuti hanno condiviso la relazione e rilanciato la necessità di riprendere il confronto sereno e costruttivo – secondo la tradizione Faib – con le aziende, per affrontare le gravi situazioni di sofferenza che si riscontrano nella distribuzione carburanti, dove – secondo alcune valutazioni – si registrano perdite di erogato nell’ordine del 20%, con forti appesantimenti di gestione finanziaria legati al caro carburanti. Nel corso dell’incontro sono state segnalate numerosissime aree di crisi, dove i gestori sono sull’orlo del fallimento e si chiudono gli impianti. In questo senso è stata richiamata la richiesta – avanzata dal coordinamento Faib Fegica – di apertura di un tavolo di crisi sulle autostrade, richiesta che sarebbe bene che l’industria petrolifera non facesse cadere nel nulla. Una questione quella della sofferenza della rete che riguarda anche la rete ordinaria e tutta la filiera, che deve saper trovare, anche alla luce delle nuove possibilità legislative – se approvate definitivamente dal Parlamento – una rinnovata visione d’insieme. In questo senso occorrerà guardare in prospettiva a relazioni innovative e rispettose, consapevoli delle difficoltà del momento e del danno rilevante che può ulteriormente derivare al settore da un perpetuarsi di conflittualità e divergenze senza sbocchi.
La Giunta ha poi discusso dell’iniziativa promossa dalla Regione Toscana di siglare un “Protocollo d’intesa” con alcuni gruppi cooperativi della GDO che si segnala per la sua atipicità istituzionale, sia per il merito che per il metodo delle questioni affrontate. E’ stato ricordato che non si ricorda, a memoria, un passo istituzionale che violi così palesemente i corretti rapporti tra parti sociali e istituzioni territoriali, tale da rappresentare uno strappo alle relazioni consolidate, costruttive e positive tra la Regione e la rappresentanza dei gestori carburanti, che in Toscana – tramite la Faib, associazione largamente maggioritaria – ha garantito uno sviluppo della rete carburanti equilibrato e finalizzato all’innovazione e al presidio del territorio e al servizio della cittadinanza. La Giunta nazionale ha fortemente criticato che un Presidente di Regione prometta di impegnarsi formalmente a fare ciò che la legge gli impone di fare: e cioè di recepire nella legislazione regionale indirizzi legislativi statali. E’ inammissibile, inoltre, che un pubblico rappresentante istituzionale prometta ad un soggetto imprenditoriale privato di favorirlo nel rilascio di autorizzazioni per la realizzazione di nuovi impianti di distribuzione carburanti, aprendo la strada ad una serie di contestazioni giuridiche, amministrative e politiche. E’ quanto si può ricavare dal maldestro disposto del punto 2 dell’art 1 del citato protocollo di intesa quando appunto recita “ La Regione si impegna altresì, ad agevolare l’iter procedimentale per l’installazione di nuovi impianti di distribuzione di carburanti all’interno della grande distribuzione”. La Giunta nazionale, al di là del fatto in se stesso gravissimo, ha evidenziato che il propagandato “Protocollo d’intesa” è in realtà un volantino propagandistico, privo di contenuti, agitato per rimediare al danno d’immagine che la Regione stessa ha dovuto sopportare
per aver portato – attraverso l’innalzamento della quota di accise regionale – il prezzo dei carburanti in Toscana tra quelli più alti d’Italia. La Giunta ha dato mandato al Presidente regionale della Faib toscana, Andrea Stefanelli, di valutare tutte le azioni che si intenderanno prendere, assicurando il più ampio sostegno dalla Faib nazionale.
La Giunta ha poi approvato il programma di lavoro 2012 sulla base delle linee programmatiche approvate dalla Presidenza nel corso della sua ultima seduta.
Prioritaria sarà l’evoluzione del pacchetto liberalizzazioni e la sua applicazione mentre sul fronte della legislazione regionale bisognerà continuare la corretta applicazione della legge 133/98, anche alla luce delle novità introdotte dal decreto Monti, rimarcando la necessità di procedere verso la modernizzazione della rete, nel rispetto di uno sviluppo rispettoso dell’ambiente e votato al risparmio energetico.
Attenzione sempre alta verso la questione sicurezza e il pacchetto di proposto a suo tempo avanzato da Faib oltre che verso la questione annosa della revisione della normativa cali.
La Giunta Nazionale infine ha salutato con soddisfazione i dati del tesseramento federale che vedono crescere la rappresentanza di Faib in tutte le aree del paese, a testimonianza di un largo consenso verso le politiche elaborate e sostenute con ampio coinvolgimento della base associativa.