La Giunta Nazionale Faib, riunita a Roma il 14 dicembre u.s., ha discusso dei rinnovi degli accordi economici con le Compagnie e di avviare un confronto a tutto campo per aprire una stagione negoziale con i grandi retisti. L’Organismo confederale ha poi affrontato il tema della moneta elettronica, dibattendo sulle iniziative da intraprendere.
La Giunta inoltre ha parlato della vertenza Autostrade, relativamente allo svolgimento dei bandi, al comportamento delle Compagnie in sede di offerte per l’aggiudicazione delle aree e all’andamento dei giudizi promossi dai gestori e dalle Associazioni in sede giudiziaria.
La Giunta di fine anno ha valutato con soddisfazione il rinnovo degli accordi con le principali Compagnie (TotalErg, Q8, Esso ed Eni) che hanno rivalutato il servizio all’automobilista e allo stesso tempo rimesso al centro il ruolo e la professionalità del gestore, in un mercato che oggettivamente è diventato sempre più articolato e frammentato oltre che concorrenziale, con forte presenze di nuovi operatori che nella maggior parte dei casi si sottraggono alla speciale disciplina di settore. La Giunta ha anche evidenziato che occorre un supplemento di confronto con Q8 per la corretta applicazione dell’accordo, stigmatizzando l’atteggiamento della Compagnia che ha rinviato a dopo la pausa natalizia la richiesta di incontro delle Federazioni dei gestori.
La Giunta ha preso atto con soddisfazione del nuovo corso delle relazioni industriali con Api Ip che al Tavolo negoziale riconosce l’intangibilità del margine e l’applicazione rigorosa delle condizioni eque e non discriminatorie e la valorizzazione del servito come modalità in grado di recuperare valore alla filiera a marchio. Anche sul fronte dei modelli contabili adottati le parti hanno registrato lievi miglioramenti. Con la Compagnia marchigiana le posizioni, dunque, si sono molto avvicinate anche se rimangono ancora distinguo e punti da condividere. Le Federazioni si incontreranno nuovamente subito dopo la pausa delle festività natalizie e in quella sede si verificherà la reale volontà dell’Azienda di giungere o meno ad un accordo, in coerenza con i principi sanciti.
Per quanto riguarda Esso, il cui accordo andrà a scadenza a fine anno, la Compagnia ha già manifestato la volontà di raggiungere in tempi brevi un rinnovo dell’intesa, in coerenza con gli obiettivi ampiamente raggiunti sul rilancio del servito e la valorizzazione del ruolo del gestore.
Su Tamoil la Giunta ha ribadito la volontà di procedere in sede giudiziaria, valutando positivamente l’andamento della prima udienza. La decisione è ancora più convinta alla luce della nota del Ministero dello Sviluppo Economico che ha duramente richiamato l’Azienda ad intavolare il confronto con le Associazioni dei gestori ai sensi della normativa vigente per giungere ad un intesa economica e normativa.
Nessun cenno di risposta è arrivato alle sigle sindacali invece da Retitalia, dopo la richiesta di incontro inoltrata i primi di dicembre, per definire un accordo economico con questa importante realtà, cresciuta dopo le ultime acquisizioni. Anche in questo caso siamo di fronte a rivisitazioni di modelli economici e commerciali che presentano diversi profili di problematicità per la rete e per i gestori a marchio. L’auspicio è che la mancata risposta non segni l’inizio di una conflittualità dannosa, che la Faib si augura di poter scongiurare, evitando nuovi contenziosi e possibilmente il ricorso alle aule del tribunale.
Fondamentale e non più rinviabile è stato giudicato il confronto da avviare con Assopetroli e le sue rappresentate, sia per il peso esercitato sulla rete sia per il corretto funzionamento della competizione. In questo caso bisogna aprire una stagione di relazioni sindacali, anche in forma innovativa, considerato che ad oggi esse sono semplicemente inesistenti.
Positivamente è stato giudicato l’incontro con UP. Con l’Associazione delle Compagnie petrolifere occorre ristabilire un rapporto di partnership sulle principali questioni di settore. La Giunta ha valutato il momento del comparto estremamente delicato in quanto si sta ridefinendo il profilo dei principali attori, cambiando le quote di mercato, in crescendo il ruolo di operatori indipendenti. Tutti fattori che lasciano presagire nuovi cambiamenti, anche per l’esercizio della rappresentanza di settore. E’ per questo che bisogna con forza portare a compimento il processo di razionalizzazione della rete carburanti, (così come era stata pensata, con l’intesa faticosamente raggiunta con i principali attori della filiera petrolifera e che il Governo a colpi di modifiche cerca di stravolgere) scoraggiando esperienze velleitarie e valorizzando invece nuove aperture con prodotti meno inquinanti e servizi rivolti all’utenza. Bisogna anche contrastare la diffusione dell’illegalità – su questo punto la Giunta ha apprezzato la nota del Presidente Landi al Ministro Alfano e al Vice Ministro Bubbico – e dare nuovo impulso alle nuove tipologie contrattuali, argomento che va immediatamente ripreso per fornire una risposta al settore, per evitare il diffondersi di contratti irregolari. Su tutti questi temi la Giunta ha chiesto di estendere il confronto ad Assopetroli, in considerazione del ruolo della distribuzione indipendente, con la convinzione che se si vuole voltare pagina occorre abbandonare i personalismi e affrontare i veri temi con uno spirito di filiera.
Sulla moneta elettronica, la Giunta ha messo a punto una doppia iniziativa da condividere con le altre Associazioni. Una rivolta alle Compagnie per affrontare la questione dei costi delle transazioni (anche alla luce delle nuove regole che obbligano i gestori ad accettare carte per piccolissimi importi) per abbattere gli ingenti costi sostenuti dai gestori nell’ambito di un’azione che veda impegnata tutta la filiera e dall’altra una nuova pressante azione di ”pressing istituzionale” sui Ministeri coinvolti, e sul Parlamento, affinché vigilino sulla corretta applicazione del Regolamento Europeo di contenimento dei costi delle transazioni interbancarie della moneta elettronica fissata da Bruxelles allo 0,2 e allo 0,3 per le carte di debito e di credito. La Giunta ha sottolineato che qualora non si arrivasse a comprimere significativamente, e in tempi brevi, i costi a carico dei gestori, la Faib proporrà azioni anche impopolari a salvaguardia di un margine che non può essere risucchiato dai costi bancari.
Sulla questione Autostrade, la Giunta ha approvato l’operato del gruppo di coordinamento che ha promosso le azioni giudiziarie verso le concessionarie autostradali e verso i Ministeri coinvolti contestando il mancato recepimento degli accordi raggiunti in sede ministeriale sia in ordine all’affidamento congiunto di diverse decine di aree di servizio, che destano molta preoccupazione, sia per le modalità di servizio che saranno previste, sia per l’andamento delle gare che, nonostante il contenzioso in atto, si stanno celebrando con il riconoscimento di royalties che smentiscono le denunce sostenute da tutti gli osservatori istituzionali e di mercato, svelando una volta di più l’assurdità di un sistema di governance del segmento autostradale che nessuno ha il coraggio di correggere nell’interesse dei cittadini-consumatori.