La Giunta Nazionale Faib riunita a Roma, presso la sede Confesercenti, ha deliberato sui vari punti all’odg, dal programma attività 2013 alle politiche industriali, alle scadenze congressuali.
I lavori sono iniziati con l’approvazione del piano di lavoro 2013 e del report delle attività 2012. Gli intervenuti hanno sottolineato la forte mole di lavoro prodotta dalla Federazione, apprezzando l’impostazione di ampio coinvolgimento degli Organismi e del territorio oltre che dei risultati ottenuti sul fronte legislativo. Apprezzamento e soddisfazione è stata espressa per la grande adesione allo sciopero del 12 e 13 dicembre u.s. sia sulla rete ordinaria che su quella autostradale e per la buona riuscita della Manifestazione unitaria in Piazza Montecitorio che ha sancito la ritrovata unità sindacale, rafforzando la rappresentanza dei gestori, unità che rimane un punto fermo per gli impegni dei prossimi mesi.
Il programma di lavoro mette al centro la valorizzazione del modello italiano, la ristrutturazione della rete, la trasparenza dei prezzi, la lotta alla discriminazione all’interno dello stesso marchio e dello stesso bacino di utenza, la tutela dell’intangibilità dl margine. Più in generale occorre perseguire il completamento del percorso di riforma con l’attuazione del mercato all’ingrosso, la ripresa di iniziative per introdurre maggiori flessibilità all’interno del mercato, la ripresa delle liberalizzazione dei programmi non oil, la ri-negoziazione dei costi bancari, la riaffermazione delle previsioni di impianti ghost solo nelle aree montane e disagiate, attraverso la piena attuazione della previsione legislativa delle competenze regionali in materia. La Giunta ha anche sottolineato l’urgenza di reimpostare la proposta di revisione normativa cali assumendo al centro le proposte elaborate da Faib al Convegno di Modena ad Oil&NonOil, la questione delle tasse camerali e della tassa rifiuti e della nuova Tares che non può prescindere dal sotto pensilina e dalla normativa speciale dei rifiuti.
La Giunta ha quindi espresso la grande preoccupazione per l’andamento del mercato petrolifero, per i continui cali di erogato che ha interessato tutto il 2012, confermando un trend negativo di lungo periodo, e che interessa ancor di più questo primo mese del 2013, con perdite ben oltre la media sin qui registrata e punte del 20% sulla rete ordinaria e del 25-30% sulle autostrade. Le previsioni per l’anno in corso, allo stato delle cose, sono, dunque, stando a tutti gli osservatori, di segno negativo e preoccupa l’incidenza della contrazione che potrebbe essere, nel corso del 2013, molto pesante.
In questo senso si condivide il documento di Rete Imprese Italia che chiede ai candidati Premier una revisione dei costi energetici e del relativo carico fiscale. Necessita, in quest’ottica, con urgenza, la riformulazione della previsione dell’accisa mobile e l’attuazione del mercato all’ingrosso, capace di ridurre la forbice rete-extrarete.
La Giunta Nazionale ha quindi affrontato la questione della vertenza dei gestori su rete ordinaria e autostradale. Il dibattitto ha ripercorso le varie fasi del confronto svolgendo un’analisi delle politiche delle Compagnie, del costante saccheggio operato a danno del margine gestori, dell’impoverimento delle gestioni, della continua sottrazione delle Compagnie dagli obblighi di rinnovo degli accordi economici. La Giunta ha denunciato la giungla dei prezzi, la triplicazione delle modalità di erogazione, lo spostamento degli erogati verso quelle meno remunerative e il conseguente declassamento delle redditività causato anche dalla continua richiesta di partecipazione agli sconti, pratica che se operata in forma sistematica costituisce una aperta violazione degli accordi economici sanciti dalla Legge 57/2001.
E’ stato sottolineata l’insipienza delle petrolifere nella politica di insediamento sulle autostrade, la pesantezza delle royalties riconosciute alle Società concessionarie, il calo drammatico degli erogati e il vincolo dei costi di gestione divenuti insostenibili. Sulle aree autostradali è necessario una revisione delle politiche di concessione che assuma a nuova centralità la figura dei gestori. Su questo punto le tre Associazioni si stanno muovendo con forte spinta unitaria alla contestazione del comportamento delle Compagnie, elusivo della normativa che obbliga al rinnovo degli accordi scaduti. Faib Fegica e Anisa provvederanno nei prossimi giorni a formalizzare esposti di sollecito al riconoscimento degli impegni sulle sofferenze, con azioni assistite finalizzate al recupero di quanto concordato in sede negoziale. La situazione in Autostrada si fa sempre più pesante e nessuno può pensare di scaricare l’intero peso delle sofferenze sui gestori.
Tutte questioni segnalate all’attenzione del Sottosegretario De Vincenti per violazione della normativa vigente in materia di contrattazione collettiva.
Il dibattito ha affrontato l’analisi delle politiche delle Compagnie, partendo da Eni verso cui è pendente una richiesta urgente di attivazione di conciliazione delle vertenze collettive ai sensi del D. Lgs. 32/98, per aperta violazione delle norme sull’affidamento degli impianti, ai sensi del 32/98 e della Legge 27/2012 e delle disposizioni della 57/2001, in materia di contrattazione collettiva relativa ai riconoscimenti economici, per la proposizione del contratti cosiddetti di prestatori d’opera. Un contratto giudicato – oltre che illegale, nel quadro normativo di riferimento – indecente ed immorale. Indegno di un Paese civile, tanto più che a proporlo è l’Azienda leader di mercato, partecipata e controllata dallo Stato. La Giunta ha richiesto di attivare tutti gli strumenti possibili per il ritiro della proposta e di denunciare tale tentativo di aggiramento delle norme alle forze politiche e sociali e all’opinione pubblica, nella logica di smascherare gli investimenti cosiddetti reputazionali. La Giunta Faib ha ribadito che si pone un problema di coerenza e di correttezza politico-istituzionale, di rispetto delle norme e delle relazioni sindacali ed infine di contestazione giuridica e normativa a tutela della Categoria, senza escludere alcuna iniziativa, sino al sostegno in tutte le sedi di azioni necessarie alla tutela della dignità degli operatori, perché un’Azienda pubblica non può promuovere i tentativi di aggiramento/violazione delle norme dello Stato.
La Giunta infine ha deliberato il documento unitario da presentare a tutti i candidati Premier, riaffermando la peculiarità del sistema Italia e la necessità di procedere alla razionalizzazione e ristrutturazione della rete, prevedendo una forte azione di riordino basata sul taglio degli impianti incompatibili e di quelli a basso erogato, individuando una soglia congrua al di sotto della quale procedere alla chiusura.
Infine, come previsto dall’ordine del giorno, è stato affrontato e definito nei modi e nei tempi il programma della prossima Assemblea elettiva, la necessità di formare il gruppo di lavoro per l’elaborazione del documento congressuale, celebrando la ricorrenza del Cinquantesimo Anniversario della Faib, argomenti sui quali delibererà ai sensi dello Statuto la prossima Presidenza Nazionale.