Meno 1,5 € cent sulle benzine e più 1,5 € cent sul gasolio
Nella tarda serata di ieri è stato emanato il decreto del Ministero dell’Ambiente e del Ministero dell’Economia di concerto con Mit e Masaf e prontamente pubblicato su Gazzetta Ufficiale che vede un riallineamento delle accise della benzina e del gasolio.
Se pur il provvedimento era atteso, il metodo adottato ha sorpreso, il consumatore, ma Soprattutto la categoria dei Gestori che ha avuto difficoltà a comprendere la diminuzione del prezzo della benzina ed il contestuale aumento del gasolio, senza che ci fossero adeguate istruzioni su come “trattare” le giacenze dei singoli prodotti.
Ci auguriamo – dicono Faib e Fegica – che non ci siano provvedimenti esplicativi a posteriori che potrebbero introdurre gravami economici e fiscali sulla categoria, che si vedrebbe costretta a contestarli attraverso le Organizzazioni di ciategoria.
Forse i due ministeri avrebbero potuto evitare di muovere l’accisa nel momento in cui il mercato è In risalita ed avrebbero potuto “approfittare” delle ripetute diminuzioni che hanno interessato il Prezzo nel corso degli ultimi mesi.
Senza creare perplessità ed allarmismi come è già accaduto nel corso del riallineamento (dopo la riduzione dell’accisa approvata dal Governo Draghi), a novembre e dicembre 2022 che ha generato confusione fra i consumatori e contrapposizione con la categoria dei Gestori additati come “speculatori” e per i quali era stato previsto l’ulteriore adempimento dell’esposizione del cartello dei prezzi medi regionali (cancellato dal Consiglio di Stato).
Faib e Fegica esprimono profonda perplessità anche in merito alla destinazione delle maggiori entrate, che vengono stimate intorno al miliardo di euro, da destinarsi all’incremento del Fondo nazionale per l’autotrasporto (come già accaduto, senza evidenti miglioramenti strutturali in Passato) pubblico locale.
Forse le risorse aggiuntive reperite attraverso questa manovra sulle accise (ammesso che si Producano) potevano essere destinate -magari in parte- per il finanziamento della ristrutturazione e ammodernamento della rete carburanti oggetto, ancora oggi, di dispute inutili e di veti Incomprensibili da parte dell’industria petrolifera.