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Fatturazione elettronica: richiesta proroga al 1 gennaio 2019

Nota congiunta di Faib Fegica e Figisc/Anisa al Ministro Economia e Finanze Giovanni Tria e al Sottosegretario  Presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti

 

fattura elettronica 4Le Federazioni dei gestori “in considerazione che le imminenti scadenze prescritte dalla Legge 27 dicembre 2017, n. 205, articolo 1, commi 909-928, in tema di fatturazione elettronica e pagamento delle cessioni di carburanti” hanno sottoposto al nuovo Ministro dell’Economia prof Giovanni Tria e al Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio on. Giancarlo Giorgetti, “le ragioni per le quali appaiono ragionevolmente necessari oltreché urgentissimi alcuni interventi normativi di correzione” per quanto riguarda l’imminente entrata in vigore della suddetta normativa.

 Nella nota le Federazioni richiamano il “fatto che la categoria rappresentata -già peraltro gravata di questioni ormai strutturali irrisolte e giacenti inutilmente da tempo presso il Ministero dello sviluppo economico- si è trovata ad essere “prescelta” per “sperimentare” in anticipo su tutte le altre l’entrata in vigore di una serie di obblighi che appare davvero superfluo affermare quanto siano, nel caso specifico, tecnicamente di improbabile applicazione (gli impianti della rete distributiva italiana, di cui i gestori non sono MAI proprietari, sono in larghissima parte inefficienti e comunque non dotati delle caratteristiche logistiche e tecnologiche necessarie). Senza contare che proprio grazie alla combinazione di una serie di fattori (novità introdotte, scadenze ravvicinate, ritardo dell’Amministrazione, inefficienza della rete distributiva), stanno producendo il proliferare di soggetti (dalle banche, ai privati) che ritengono di poter essere i veri beneficiari di tale normativa, proponendo al mercato “soluzioni” con un livello di onerosità per il gestore del tutto ingiustificato” e insostenibile per le attuali gestioni pressate da una parte dalle compagnie con margini irrisori e dall’altra dall’aggravarsi e proliferare dei costi di gestione.

 Alla luce di ciò le Federazioni, “anche sotto la spinta incontenibile dell’allarme giustificato diffuso nella categoria, si accingono a proclamare lo stato di agitazione e lo sciopero generale di tutti gli impianti di rifornimento carburanti sia di rete ordinaria che di rete autostradale, per i giorni del 25 e 26 giugno prossimi”

Faib Fegica e Figisc/Anisa riconoscendo che l’attuale esecutivo non può essere “ritenuto tra i “giusti” destinatari di una tale forma di protesta,” richiedono “un incontro urgentissimo per poter verificare le possibili soluzioni idonee a mettere riparo alle criticità evidenziate e, con esse, a scongiurare la proclamazione delle azioni di protesta qui evocate.”