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Faib Veneto, Bertazzo: successo dello sciopero nonostante strumentali e inutili sacche di resistenza nella categoria

COMUNICATO STAMPA

Le due giornate di SCIOPERO che hanno mobilitato l’87% delle chiusure degli impianti stradali di carburante a livello Nazionale sono state un successo immediatamente concretizzatosi nella riconferma del Bonus Fiscale per l’anno in corso.
Le rivendicazioni però non si limitavano al Bonus Fiscale e al mancato rinnovo degli accordi AGIP e SHELL come qualcuno VOLEVA FAR CREDERE ai gestori. Le rivendicazioni erano anzi più complesse:

Per costringere il GOVERNO A RISPETTARE GLI IMPEGNI ASSUNTI UN ANNO fà su :

– il BONUS FISCALE che per TE vale circa 13 euro/klt (25 lire/lt) ed il cui mancato rinnovo significa il fallimento per migliaia di Gestori come te;

– la riforma delle regole del settore che oggi , a causa dei doppio mercato e dei vincoli che ti impongono le compagnie, TI espellono dal mercato;

– la semplificazione e l’equità di quelle numerose norme (diritti camerali, cali, rifiuti, metrologia) che penalizzano ingiustamente la TUA attività;

– il concreto avvio dell’ammodernamento della rete e degli impianti, con l’apertura di nuove attività non oil (bar,tabacchi,giornali) per i Gestori;

– l’inserimento della Categoria nei lavori USURANTI ed il rifinanziamento del fondo indennizzi per garantire ai piccoli Gestori un’alternativa al loro sfruttamento;

– E, infine, per costringerlo a rivedere la norma che sta facendo votare dal Parlamento che TI Costringerà a comunicare al Ministero i prezzi almeno 4 volte al giorno.

Per impedire alle COMPAGNIE PETROLIFERE di continuare:

– a rifiutarsi di adeguare i margini legati alla TUA remunerazione , mentre tutti i costi di gestione continuano ad aumentare;

– a tagliare il TUO reddito con sconti, promozioni, carte aziendali, drop, cali, e con l’imposizione di condizioni e canoni fuori mercato sul non oil;

– a favorire le "pompe bianche" ed i supermercati attraverso il mercato extrarete, vietando a TE qualsiasi concorrenza;

– ad imporre nuove clausole vessatorie allo scopo di rendere più breve e precario il TUO contratto, per poterti ricattare e costringere ad accettare ogni loro richiesta;

– a sostituire i Gestori con associati in partecipazione senza diritti e condurre gli impianti economicamente più remunerativi con le loro gestioni dirette.

Detto ciò credo che chi ha sollecitato e promosso la categoria a non aderire ad una tale importante e decisiva rivendicazione si debba assumere le proprie responsabilità in quanto la categoria se non riuscirà in tempi brevi, non solo a raggiungere quegli obiettivi NORMATIVI ED ECONOMICI rivendicati, bensì a bloccare quelle nuove metodologie che prima l’AGIP e dopo a pioggia tutte le altre Società hanno l’intenzione di adottare, significherà che la categoria dei GESTORI dovrà inesorabilmente lasciare il passo ad altri.
Da puntualizzare che la questione Bonus non era circoscritta al solo rinnovo 2009, ma si voleva trasformare tale agevolazione accordata di anno in anno, in un beneficio permanente.
Per la questione riguardante i mancati accordi Agip e Shell veniva sollecitato che scioperassero solo gli interessati, invece le rivendicazioni promosse dalle tre OO.SS. sono molto più ampie , come sopra evidenziato e riguardano tutta la categoria e anche l’utenza.
L’importanza di una rete distributiva stradale più moderna e competitiva con l’Europa giustifica quel disagio che l’utenza può aver subito con le due giornate di sciopero, considerando che il tutto è stato gestito in modo tale che fossero garantiti i servizi d’urgenza nel rispetto delle normative che regolano il DIRITTO DI SCIOPERO.
Nel ringraziare tutti quei Gestori che hanno creduto e che hanno diligentemente aderito allo Sciopero rivolgo a tutti gli altri un invito ad un momento di RIFLESSIONE in quanto dissociarsi dalla categoria per FUTILI MOTIVI o per pochi DENARI, significa fare un danno non solo a tutta la categoria ma anche a quell’utenza che avrebbero tutelato e invece nel tempo penalizzano, mettendo inoltre in pericolo con tale comportamento le prospettive di un futuro moderno, competitivo e più proficuo. 

                                                                                                                                         IL PRESIDENTE
                                                                                                                                         (Valter Bertazzo)