La distribuzione carburanti in Sicilia come nel resto del paese sta attraversando una grave crisi.
Il settore nell’isola rappresenta una fonte di reddito per oltre 6500 lavoratori, la cui perdita del posto di lavoro non solo si traduce in un impatto sociale di enormi dimensioni ma costituisce anche una grave dispersione di capitale umano altamente qualificato.
Per fronteggiare la grave sofferenza del settore la Faib Sicilia ha illustrato nel corso dell’audizione in III^ Commissione all’Assemblea Regionale Siciliana una proposta di riarticolazione del prelievo fiscale.
Riteniamo necessario – ha sottolineato Faib Sicilia – avviare con il Governo Regionale un confronto volto a restituire dignità alla professione del gestore e soprattutto individuare misure che consentano di salvaguardare i lavoratori del comparto. L’auspicio è che si possa intervenire sulle addizionali regionali nonché sul valore delle accise che compongono il prezzo finale del carburante e prevedere delle agevolazioni per la popolazione residente applicabili al servizio di approvvigionamento carburante con assistenza dell’operatore.
Riuscire a calmierare i prezzi al consumo delle benzine prevedendo ad esempio una diminuzione di accise e addizionali regionali quando il costo del petrolio aumenta, sarebbe un valido supporto e un forte segnale del Governo Regionale, per sostenere gli erogati e valorizzare il lavoro svolto da oltre 6500 professionisti che quotidianamente contribuiscono a garantire un pubblico servizio e a dare assistenza agli automobilisti.